ANGELI CHE REGGONO LA SS. SINDONE
Profilo e luce rettangolare con vetro. Tipologia a gola; battuta liscia. Fascia modinata. Sul retro, in alto, gancio circolare metallico per sospensione. All'interno contiene foglio a stampa indicante l'orario delle messe. Esso è arricchito da un'immagine in litografia che rappresenta angeli sorreggenti la SS. Sindone. Il lenzuolo è tenuto spiegato da due angeli in forma di fanciulli, posti alle estremità dello stesso che ne reggono con le mani i capi superiori, lasciando ricadere i lembi del lenzuolo in due pieghe. Gli angeli, il cui corpo è parzialmente avvolto con fascia panneggiata, sono rappresentati di tre quarti, con il viso rivolto verso il lenzuolo, in volo, i piedi stanno per appoggiarsi su elementi a voluta. Al di sopra della SS. Sindone, al centro, è posta una croce latina circondata dalla corona di spine e dai raggi dello Spirito Santo. Al centro, nella parte inferiore, è rappresentato, scorciato, lo stemma di Casa Savoia
- OGGETTO TABELLA PER LA MESSA
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MATERIA E TECNICA
CARTA
METALLO
VETRO
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MISURE
Profondità: 1.5 cm
Altezza: 33.5 cm
Larghezza: 42.5 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE [continuazione DESO] Sia superiormente che inferiormente, il lenzuolo è circondato da fiori e foglie, di cui, due di acanto di maggiori dimensioni in corrispodenza delle mani degli angeli. Non è stato possibile reperire nessuna indicazione inventariale, neppure relativa all'ultima ricognizione (1966); si tenga comunque presente che gli inventari compilati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, relativi al patrimonio della Cappella della SS. Sindone, inclusero soltanto le suppellettili sacre realizzate in materiali preziosi. Tuttavia, è stato possibile individuare la datazione e l'ambito di produzione grazie alle indicazioni presenti sulla litografia che accompagna le indicazioni relative agli orari delle messe. Infatti, al margine del foglio, compare l'indicazione relativa alla Tipografia Speirani che, pur in assenza di relativa bibliografia, da una ricerca attraverso il Sistema Bibliotecario del Piemonte, risulta essere attiva per tutta la seconda metà dell'Ottocento e dedita quasi esclusivamente alla pubblicazione di testi di soggetto sacro. Inoltre, a lato dell'immagine compare l'indicazione del litografo, Giuseppe Balbiani (Milano, 1828-1870 ca.); benché il profilo dell'artista appaia ancora in parte da delineare, è nota la sua formazione presso l'incisore milanese Francesco Ratti in Milano e la sua collaborazione, nella città natale, con gli editori Sonzogno e Treves; in Torino è ricordata la sua collaborazione al periodico "Il Mondo Illustrato. Giornale universale" in anni vicini alla stampa in esame, cfr. D. Trier, voce Balbiani, Giuseppe, in SAUR Allgemeines künstler-lexicon die bildenden künstler allerzeiten und völker, München-Leipzig, 1992, vol. 6, p. 393; M. Viale Ferrero, Feste sacre: gli spettacoli della devozione, in R. Rocica-A. Griseri (a cura di), I percorsi della religiosità, Torino, 1998, pp. 351, 387. Si tratta di un'immagine ufficiale emessa dalla Cancelleria della Cappella della SS. Sindone, presente, oltre che sulla carta che accompagna la reliquia, anche su etichette apposte sulle custodie di oggetti sacri di proprietà del patrimonio regio e come frontespizio nei fogli informativi circa l'orario delle funzioni in occasione dell'annuale festa della SS. Sindone il 4 maggio. Essa venne stabilita con breve del 1582 di Gregorio XIII (Bologna 1502-Roma, 1585), al secolo Ugo Boncompagni, grande protagonista del concilio di Trento tra il 1561 e il 1563 in qualità di esperto di diritto canonico, eletto pontefice nel 1572. Non è stato possibile, al momento, individuare la data precisa in cui la litografia abbia cominciato ad essere prodotta, dal momento che, gli esemplari noti sono datati tra il settimo e l'ottavo decennio dell'Ottocento. Tuttavia, i modelli di riferimento, ad un'analisi stilistica, di evidente gusto barocco, si devono rintracciare in opere presenti a corte, e più genericamente, nel Piemonte sabaudo, databili tra il XVII e il XVIII secolo. Non appare infrequente, infatti, la presenza di due o tre angeli in volo, al posto di personalità eminenti, che ostendono la sacra reliquia; la raffigurazione della Sindone sorretta da essi compare anche nel pannello, posto in corrispondenza della cassa, rappresentato in incisioni dell'altare della cappella della SS. Sindone stampate nel 1737 e nel 1751 in occasione di ostensioni. Si vedano, inoltre, a titolo di esempio, un dipinto su seta di autore ignoto, datato alla metà del Seicento, con cornice ricamata coeva, donato dalla contessa Anna Provana di Collegno, o un'incisione, risalente al 1690 circa, firmata dall'incisore Antonio Depienne, nel 1660 nominato da Carlo Emanuele II primo "intagliatore di taglio dolce", ed i cui rapporti con la corte sabauda sono documentati fino al 1695 con residenza alterna fra Torino ed Mondovì, entrambe appartenenti alla collezione di Umberto II di Savoia, cfr. A. Peyrot, La Sindone nei secoli Collezione di Umberto II di Savoia, in M. G. di Savoia-M. Falzone del Barbarò-P. Galli-A. M. Colombo (a cura di), La Sindone nei secoli nella collezione di Umberto II, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Barolo, 18 aprile-14 giugno 1998), Torino, 1998, pp. 20, 136-139, 164-165, nn. 38, 39, 53. Un interessante prototipo, risalente alla fine del XVI secolo, può anche rintracciarsi nella parte superiore, ove appaiono tre angeli in volo che reggono il sacro lino, dell'incisione di Francesco Brizio (Bologna, 1575-1623), "Alfonso Paleotti venera la Sindone", bulino che si conserva in un esemplare anche alla Biblioteca Reale di Torino, cfr. M. R. Manunta, Catalogo delle opere, in V. Comoli-G. Giacobello Bernard (a cura di), Il potere e la devozione. La Sindone e la Biblioteca Reale di Torino, Milano, 2000, p. 127, n. 46. [le Notizie storico-critiche continuano in Annotazioni]
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108162
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- ISCRIZIONI fronte/ in basso/ a sinistra - Torino, 1873 - Tipografia di Giulio Speirani e Figli - Balbiani G - corsivo - a matita/ nero -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0