CASSETTA RELIQUIARIO, opera isolata - produzione piemontese (prima metà sec. XX)

CASSETTA RELIQUIARIO, post 1900 - ante 1945

Struttura lignea a parallelepipedo con sezione rettangolare, interamente rivestita all'esterno di velluto tagliato ad un corpo di colore bordeaux. Un gallone di filo giallo contorna i profili della cassa e descrive una cornice mistilinea, in corrispondenza della fronte e delle facce laterali. Sulla prima, è posta una serratura con mostrina metallica ovale dorata, manca la chiave; sulle seconde sono innestati i manici ovali e dorati. Lungo il profilo del coperchio sono collocati sigilli in ceralacca. Sulla fronte, al centro, cartoncino dattiloscritto, affisso con puntine. Interno rivestito in taffetas bordeaux. Vi sono conservati tre pacchetti ciascuno con cartoncino o busta esplicativa

  • OGGETTO CASSETTA RELIQUIARIO
  • MATERIA E TECNICA filo d'oro
    CARTA
    CERA
    METALLO
  • MISURE Profondità: 35 cm
    Altezza: 84 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non è stato possibile reperire nessuna indicazione inventariale antecedente il 1966, dal momento che gli inventari compilati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento relativi al patrimonio della Cappella della SS. Sindone inclusero soltanto le suppellettili sacre realizzate in materiali preziosi. All'interno della cassa sono conservati i seguenti documenti: 1, busta con iscrizione in corsivo a penna blu: Numerose ossa brevi e/ frammenti dubbi (5 giugno 1961), all'interno del pacco di riferimento, legata da un nastro rosso con sigillo con croce e braccia intrecciate, riferibile all'ordine francescano e non ulteriormente leggibile, i frammenti di ossa sono sono impacchettati entri pezzi di stoffa quale un raso broccato a motivi floreali in rosa e verde ed un damasco di seta di colore avorio. 2, cartoncino con iscrizione in corsivo a penna nera: Ex ossibus B. Ludovicae/ a Sabaudia Vid. (+ 1503)/ 23 ottobre 1964, l'involto è in raso di seta color avorio, legato da un nastro bianco, sigilli di ceralacca illeggibili. 3, busta con iscrizione in corsivo a penna blu, 4/ Frammenti di base/ e un chiodo/ 5 giugno 1964, involto in raso di seta color avorio legato da un nastro rosso, sigillo in ceralacca illeggibile. 4, busta rossa con iscrizione in corsivo a penna blu, Verbale della ricognizione/ delle Reliquie della B. Ludovica/ 2 maggio 1945, la busta è intestata a monsignor Pietro Caramello/ Cappella della SS. Sindone/ Piazza S. Giovanni/ Torino. Il contenuto del verbale precisa che gli involti contengono reliquie della Beata Ludovica di Savoia e della Venerabile Filippina di Chalons e che ci fu un tentativo di furto delle stesse. Le caratteristiche stilistiche della cassa, pur nella sua genericità e nella difficoltà di lettura del sigillo, permettono di ipotizzare una datazione alla prima metà del Novecento. Ludovica di Savoia (Ginevra, 1462-Orbe, 1503), figlia del Beato Amedeo IX (Thonon, 1435-Vercelli, 1472), rimasta vedova nel 1490 si ritirò nel monastero delle clarisse di Orbe e vi prese i voti; fu beatificata solamente nel 1839 da Gregorio XVI (Belluno 1765-Roma, 1846), a seguito dell'interessamento da parte di Carlo Alberto (Torino,1798-Oporto, 1849), re di Sardegna dal 1831 che ne promosse il culto, cfr. G. D. Gordini, voce, Ludovica di Savoia, beata, in Bibliotheca Sanctorum, Roma, 1967, vol. VIII, p. 297
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108135
  • NUMERO D'INVENTARIO 743
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI sotto la base/ su etichetta rettangolare adesiva - 743 - caratteri numerici - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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