CANDELIERE a parete, serie - ambito modenese (ultimo quarto sec. XVIII)

CANDELIERE a parete, 1775 - 1799

Ognuno dei nove elementi è formato da un perno metallico posteriore, dal quale si originano la parte iniziale dei tre bracci, incurvati e sempre in metallo, ai quali si agganciano i portacandela a doppia voluta in legno dorato, creati da foglie d'acanto arrotolate a cono, con i margini frastagliati ed arricciati, dai quali fuoriesce un elemento cilindrico dal corpo scanalato, sul quale si appoggia un capitello campito con foglie lanciolate che funge da appoggio per il bocciolo svasato, decorato da un motivo perlinato dal quele dipartono foglie lanciolate e fornito di un alto bordo liscio

  • OGGETTO CANDELIERE a parete
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura
    legno, intaglio
    METALLO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I manufatti, già assegnati, nella precedente schedatura, a manifattura piemontese e giustamente collocati all'ultimo quarto del Settecento, sono invece ancorabili a maestranze modenesi, come si deduce da un'etichetta dell'inventariazione del Palazzo Reale di Modena del 1842, presente su uno degli pezzi, che recita "N. 1489/ Inventario gen. 1842/ Palazzo R. di Modena". Nell'inventario di Modena, nella "stanza chinese" sono ricordati "50 cornucopi di legno intagliato e indorato da tre lumi cadauno colle loro anime di ferro, tutti appesi alle pilastre" (ASMO, Inventario del Mobiliare del Real Palazzo in Modena. 1842, Vol. I, f. 149; sul palazzo di Modena si veda A. BIONDI (a cura di), Il Palazzo Ducale di Modena sette secoli di uno spazio cittadino, Modena 1987). I manufatti testimoniano la fitta e complessa circolazione degli arredi fra le diverse residenze che pongono non pochi problermi nello studio dedicato agli arredi ( si veda, ad esempio, 1; F. CORRADO, P. SAN MARTINO, Ottocento barocco. Mobili in "stile" negli arredi umberini del Palazzo Reale di Torino, 1880-1908, in "Studi piemontesi", 1993, vol. XXII, fasc. 2, pp. 395-396, nota n. 3). Si ricorda, infine, che nella Cappella della SS. Sindone sono conservati diversi oggetti, soprattutto argenterie, segnati con i numeri che vanno dal 156 al 164, che, come si evince dall'inventario redatto nel 1880 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12602, Inventario degli oggetti di spettanza di S. M. esistenti nella R. Cappella della S.S. Sindone, fol. 17) e soprattutto dalla Bolletta di Carico n. 3, datata 25 maggio 1883 ( A.S.TO. S.R., Casa di sua maestà, mazzo 12689, Ministero della Real Casa, inventari, Bollette di Carico n. 8 Inventario Oggetti di Spettanza di S. M. Cappella della SS. Sindone, mazzo 12689, bolletta n. 3, ff. n.n. ), provengono da Parma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108118-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2407 - 2414
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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