PARAMENTO LITURGICO, 1890-1910

Il parato, composta da 1 pianeta, 1 borsa, 1 velo e 1 stola, è confezionato in damasco di seta rossa broccato in oro filato e lamellare. Una coppia di tralci fronzuti, carichi di rose, boccioli e spighe di grano, si dispiegano, con andamento serpentino speculare, sullo sfondo, incorniciando un mazzo di fiori che si unisce ai tralci mediante sottili racemi. I mazzi sono impaginati secondo una composizione a scacchiera. I pezzi del parato sono rifiniti con galloni in oro filato coordinati in due altezze, decorati un meandro formato da foglie stilizzate e trifogli, tracciato sul fondo percorso da sottili righe diagonali. Il gallone più alto è smerlato da entrambi i lati, quello più basso sono da una parte. Il parato è foderato con taffetas rossa marezzata

  • OGGETTO PARAMENTO LITURGICO
  • MATERIA E TECNICA altri
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fin dalla metà del Settecento, per gli apparati liturgici venivano prediletti tessuti "a point", in cui il disegno, pensato per adattarsi alle fogge dei parati, si sviluppa simmetricamente rispetto all'asse mediano centrale (G. L. BOVENZI, Il patrimonio tessile della Valle Grana: XVII e XVIII secolo, in Valle Grana. Una Comunità tra arte e storia, Peveragno 2004, p. 162) ed una variante di tale tipologia decorativa, di origine settecentesca, consistente in maglie aperte, disegnate da meandri disposti simmetricamenti, che racchiudono trionfi vegetali, appare estremamente diffusa nelle stoffe create per la Chiesa (si veda, ad esempio, La collezione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti del XVIII e XIX secolo, Bologna 1985, pp. 196-197, scheda n. 115 di I. Silvestri; B. MARKOWSKY, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, pp. 367-368, schede nn. 679-683; D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, pp. 179-181, scheda n. 17 di M. C. Costantini; R. L. SUTER, Aus Seide und Goldfaden, Einsiedein 1992, pp. n.n. scheda n. 11; Textiles sacrés du Tarn. XVII-XX siècle, catalogo della mostra di Labastide-Rouairoux, Parigi 2003, p. 74, scheda n. 23 di C. Aribaud e F. Hubaut; C. ARIBAUD, Soieries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècles, catalogo della mostra di Tolosa, Parigi 1998, pp. 164, 168, schede nn. 81, 90; Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, catalogo della mostra, Avignone 2000, p. 96, scheda n. 84 di E. Dutocq e O. Valansot); motivo che venne ripreso anche durante il XIX secolo (si veda, ad esempio, A. BARBERO e C. SPANTIGATI (a cura di), Inventario trinese. Fonti e documenti figurativi, catalogo della mostra di Trino, Torino 1980, p. 146, scheda n. 48 di A. Bondi; Ricerche a Testona per una storia della comunità, catalogo della mostra di Testona, Torino 1980, p. 170, scheda n. 93 di G. Romano; Forme e colori per il servizio divino, catalogo della mostra di Susa, Torino 1997, pp. 150-151, scheda n. 43 di M. P. Ruffino; L'Art de la soie Prelle. 1752-2002 des ateliers lyonnais aux palais parisiens, catalogo della mostra, Parigi 2002, p, 122, scheda n. 123 di A. Forray-Carlier; L. FORNARI SCHIANCHI (a cura di), Le trame della storia fra ricerca e restauro. Risultati di un censimento nel Comune di Borgotaro, Parma 2000, pp. 221, 295; R. ORSI LANDINI (a cura di), I tesori salvati di Montecassino. Antichi tessuti e paramenti sacri, catalogo della mostra di Montecassino, , Ascoli Piceno 2004, pp. 138-141, scheda n. 61 di M. Carmignani; Textiles sacrés du Tarn. XVII-XX siècle, catalogo della mostra di Labastide-Rouairoux, , Parigi 2003, pp. 75-76, scheda n. 25 di F. Hubaut e F. Valantin, p. 77, scheda n. 26 di C. Aribaud e F. Hubaut; C. A. BALDELLI BOMBELLI, A. CENCI (a cura di), Sfarzo e Rigore. Paramenti sacri dal XVI al XIX secolo della Diocesi di Foligno, catalogo della mostra, Foligno 2004, pp. 78-85, schede nn. 29-32; D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), 1981, pp. 212-214, scheda n. 27 di M. Cuoghi Costantini; L. SEELIG, Kirchliche Schatze aus bayerischen Schlossern. Liturgische Gewader und Gerate des 16.-19 Jahrhunderts, catalogo della mostra di Monaco, Berlino 1984, p. 246, scheda n. 174; D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, Trento 1999, pp. 193-194, scheda n. 152; p. 206, scheda n. 169; p. 207, scheda n. 171 di D. Digilio; C. ARIBAUD, Soieries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècles, catalogo della mostra di Tolosa, Parigi 1998, pp. 166-167, schede nn. 86-88; Un age d'or des art décoratifs 1814-1848, catalogo della mostra, Parigi 1991, p. 352, scheda n. 190 di P. Arizzoli-Clémentel; M. P. PETTINAU VESCINA (a cura di), Flore et Fides, Galatina 1998, pp. 86-87, scheda n. 31; E. RAGUSA, A. TORRE (a cura di), Tra Belbo e Bormida: luoghi e itinerari di un patrimonio culturale,Torino 2003, pp. 434-435, scheda n.49 di M. P. Ruffino). Ed è proprio la fortuna di questa tipologia tessile che rende il suo studio assai complesso. Un disegno quasi identico lo si ritrova in un parato della Cappella della Sindone, acquistato nel 1915 dalla ditta Guglielmo Ghidini e in una pineta, datata alla metà del XIX secolo, pubblicata in Forme e colori per il servizio divino, 1997, pp. 140-141, scheda n. 37 di M. P. Ruffino. Dal momento che il parato è già menzionato nell'inventario del 1911, si propone in questa sede una collocazione cronologica fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. CONTINUA NEL CAMPO OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100105323-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2727/ 52 D. C
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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