bacheca, serie di Barone Enrico (secondo quarto sec. XX)
I due manufatti, posti simmetricamente ai lati del portone d'ingrsso della bussola, sono identici come fattura differendo soltanto per l'inversione di posizione delle cerniere e della serratura che consente per entrambi l'apertura dell'anta verso il portone centrale della bussola. Il telaio fisso ha semplici modanature, è liscio e di forma rettangolare con centina curvilinea sormontata da due ghirlande simmetriche con una rosa e una margherita tra foglie che si dipartono a destra e a sinistra di un modiglione in chiave. Il lato inferiore è arricchito da due motivi simmetrici a foglie d'acanto accartocciate che si dipartono dal centro con due volute e terminano con due altre volute diverse alle due estremità. Il telaio mobile dell'anta, fissato con due cerniere, ha la stessa forma rettangolare di quello fisso e la centina curvilinea modanata come gli altri tre lati rettilinei ma arricchita da due volute simmetriche che spezzano il ricorrere delle modanature proprio in corrispondenza del punto in cui il profilo interno interrompe il suo andamento curvilineo con due cuspidi. Il legno di noce è di colore marrone scuro ma di tonalità leggermente diversa da quella della bussola; al telaio dell'anta è fissato il vetro che chiude la bacheca
- OGGETTO bacheca
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ATTRIBUZIONI
Barone Enrico (1862/ 1947)
- LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Pur essendo ben inserite all'esterno della bussola, i caratteri stilistici e la tecnica d'intaglio escludono che siano coeve alla stessa bussola (1784). Sono quindi un'ulteriore conferma del fatto che ogni arredo prodotto nel tempo per la chiesa tendeva ad uniformarsi ai caratteri stilistici presenti. Questa tendenza, viva e documentata alla fine del Settecento, scompare nel periodo della restaurazione caratterizzato da intenzioni decorative austere, per manifestarsi nuovamente a fine Ottocento e nel primo Novecento. Ne sono esempio chiarissimo la cassa dell'organo e cantoria rifatte nel 1899 e il cancello in ferro per la balaustra dell'altare maggiore il cui progetto è datato 1903. Nel caso in oggetto la ripresa del modiglione in chiave con festoni fioriti sopra la centina, già utilizzato sulla centina della cassa dell'organo, riecheggia lo stile decorativo del primo Ottocento sopra gli altari laterali, ma anche i modelli primitivi dei modiglioni dell'urna di S. Giustino (1756) e degli arconi della volta (1770/71). Le evidenti analogie fra i festoni di fiori di coronamento con quelli sopra la centina della cassa dell'organo consentono di ascrivere alla bottega di Enrico Barone la realizzazione delle due bacheche e di datarle ai primi decenni del Novecento. Potrebbe inoltre riferirsi proprio ai due manufatti una nota di 30 lire del 13/9/1933 relativa a "...cornici quadri d'affissione..." (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Registro dei conti per la Fabbriceria Parrocchiale di Grignasco, 1906/42) e la data è riferibile ancora all'attività del laboratorio Barone del quale risultano, nello stesso registro, conti dal 12/10/1907 fino al 21/2/1928. E' interessante segnalare che gli intagli richiamano anche quelli delle due bacheche dell'Albo Pretorio situate sotto i portici antistanti la chiesa e sulle quali campeggia lo stemma del Comune di Grignasco. Nel 1983 pulitura superficiale con carta vetrata; nel 1984 trattamento superficiale con impregnante non colorato (antitarlo, antimuffa) e vernice finale tipo "Plastiloid" opaco. Autori del restauro effettuato in concomitanza del restauro della bussola sono Enrico e Angelo Mora di Grignasco
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042574
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0