busto ritratto dell'abate Antonio Coppi
busto
1842 - 1842
Canigia Carlo (1802/ 1852)
1802/ 1852
L'Abate Antonio Coppi è ritratto frontalmente con il viso appena volto sulla sinistra. La scultura appoggia su un piedistallo quadrangolare di legno dipinto a finto marmo di colore grigio
- OGGETTO busto
-
MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura/ incisione
-
MISURE
Profondità: 24
Altezza: 53
Larghezza: 33.5
-
ATTRIBUZIONI
Canigia Carlo (1802/ 1852)
- LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
-
NOTIZIE STORICO CRITICHE
Tra i busti di sovrani e di autorevoli personaggi dello Stato conservati nel castello di Agliè si distingue l'effigie dell'Abate Antonio Coppi eseguita dallo scultore Carlo Canigia nel 1842 a Roma per conto della Regina Maria Cristina, ora collocata nella Galleria d'arte, ambiente arricchito di numerosi dipinti e sculture proprio per esplicita volontà della regina, vedova del re Carlo Felice e ad opera del successivo proprietario, Ferdinando, dopo la morte della regina nel 1849 (cfr. Biancolini D./ Gabrielli E. a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, pp. 42, 93 n. 192). Il 10 marzo 1842, Luigi Canina, salda con 100 scudi il costo dell'opera, avendo il <
>, per il quale l'artista aveva già ricevuto quaranta scudi nel febbraio del 1841, eguagliando <<...con tale somma...il prezzo di scudi 140 che fu al med.mo scultore stabilito per il ritratto di Denina>>. Il 12 marzo Canigia dichiara di aver ricevuto il saldo di cento scudi dal Sig. Dupuj (ASTO, Duca di Genova. Casa di Maria Cristina, Carte Varie, mazzo 42, fasc. 4). Il busto è documentato nelle collezioni dei Duchi di Genova a partire dal "Catalogo di quadri ed oggetti d'arte...", compilato nel 1855 dal pittore Francesco Sampietro che lo registra al numero 64; nello stesso anno l'"Inventaro estimativo dei mobili, oggetti fissi, e semoventi..." lo segnala nel "Vestibolo della Galleria delle Arti N. 33", al numero 335: <<(335) 1 Busto di marmo bianco rapp.te A. Coppi del Caniggia alto c.tri 55 p. 35 su colonna legno marmoreggiato di metri 1. 400>>. Le successive inventariazioni compilate nel 1876, 1908, 1927 e 1964 lo segnalano rispettivamente ai numeri 73, 565, 2969 e 224. L'abate Coppi (1783-1870) nacque ad Andezeno, in provincia di Torino, ma visse quasi sempre a Roma: fu tra i membri fondatori dell'Accademia Tiberina e continuò gli Annali d'Italia del Muratori. Nel 1980 l'opera fu esposta alla mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773-1861(cfr. Pescarmona D. Carlo Canigia, in Cultura figurativa.. catalogo della mostra a cura di Castelnuovo E. Rosci M. Torino 1980, v. II, p. 581, scheda n. 615) - TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036230
- NUMERO D'INVENTARIO 224
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI busto, lato sinistro - CAROLUS CANIGIA FECIT ROMAE - corsivo - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0