San Giovannino
scultura
post 1842 - 1849
Canigia Carlo (1802/ 1852)
1802/ 1852
Il Santo, ritratto in età infantile, ha le mani giunte e lo sguardo rivolto a sinistra. Porta una semplice veste annodata su una spalla. Il piede destro è appoggiato al tronco di un albero
- OGGETTO scultura
-
MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura
-
MISURE
Profondità: 27
Altezza: 68
-
ATTRIBUZIONI
Canigia Carlo (1802/ 1852)
- LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
-
NOTIZIE STORICO CRITICHE
La statua di San Giovannino proviene dalle collezioni dei Duchi di Genova, come dimostra l'etichetta ancora leggibile sul retro della scultura: <
>, relativa al "Catalogo di quadri ed oggetti d'arte..." compilato nel 1855 dal pittore Francesco Sampietro, che la registra nella "Galleria del Teatro" al numero 37, con il corretto riferimento allo scultore Carlo Canigia. L'opera non è segnalata nell"Inventaro del R. Castello d'Agliè. Parte Seconda contenente La Descrizione di tutti i Mobili fissi ed infissi di proprietà di S. M. La Regina Maria Cristina Compilato il presente in Settembre 1842" nè nella "Parte Prima Contenente la descrizione di tutti i Mobili fissi ed infissi proprii del R. Castello, e notabili nell'Inventaro del 1831 Compilato il presente nel mese di Settembre 1843", per cui il suo ingresso dovrebbe cadere dopo questa data e prima del 1855, consentendoci quindi di circoscriverne l'esecuzione intorno alla metà del XIX secolo. Nella stessa collocazione (Galleria del Teatro poi Galleria d'Arte) l'opera è ricordata dalle successive inventariazioni, a partire dall' "Inventaro estimativo dei mobili, oggetti fissi, e semoventi...." compilato nello stesso 1855, che lo descrive al numero 351: <<1 Statuetta di S. Gio. Batta in marmo bianco alta c.tri 68 p. 15. Su base rotonda compresa del Canigia. 300>> e quindi nel 1876, 1908, 1927 e 1964, rispettivamente ai numeri 51, 531, 2991 e 221 (cfr. Biancolini D./ Gabrielli E. a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, pp. 42, 93 n. 189). Originario di Alessandria, dove nasce nel 1802, Canigia si dedica allo studio dell'arte grazie all'interessamento del padrino e protettore il marchese Carlo Inviziati, che lo conduce con sè a Roma all'età di 10 anni, dove lavorerà per tutta la vita, fino al 19 agosto 1852, studiando prima con Felice Festa e poi con Carlo Finelli, entrambi scultori di stretta osservanza canoviana. Nel 1827 la sua bravura è già nota a corte perchè Canigia << nativo di Alessandria studente di scultura in Roma, e per esso al Sig.r Conte Solaro di Villanova £ 1200 che in coerenza delle benefiche intenzioni già da S. M. a favore del medesimo manifestate gli si fanno corrispondere onde incoraggiare i di lui studj e metterlo in grado di poterli coltivare colla distinzione con cui gli ha intrapresi. Ord. 14 maggio...>> (ASTO, Casa S.M. Conto del Patrimonio Particolare. Esercizio 1827, reg. 4368, n. 106). Due anni più tardi, nel 1829, vince il concorso indetto dall'Accademia di Belle Arti di Torino per la pensione di studio a Roma (cfr. D. Pescarmona, Carlo Canigia, in Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773-1861, catalogo della mostra a cura di E. Castelnuovo, M. Rosci, Torino 1980, v. III, p. 1415). Dopo un soggiorno in Spagna e poi ad Alessandria, nel 1840 è nuovamente a Roma, dove nel 1841 è incaricato dal conte Filiberto di Collobiano, per ordine della Regina Maria Cristina, di eseguire un gruppo in marmo rappresentante una "Sacra Famiglia", opera che doveva essere portata <> (ASTO, Duca di Genova. Casa di Maria Cristina, Carte Varie, mazzo 42, fasc. 5, n. 4). Nel 1844 esegue il "Bacco" che decora la sala da pranzo del castello di Racconigi, ricevendo come ricompensa da Carlo Alberto la qualifica di cavaliere. Nel < > Canigia è chiamato ad eseguire una <<...Statua in marmo della Madonna/ Termine delle Opere 1845/ Prezzo convenuto in Scudi 500/Pagamenti a tutto l'anno 1844 230/ Pagamenti a farsi nell'anno 1845 270/ Totale dei pagamenti a tutto il 1845 500>> (ASTO, Duca di Genova. Casa di Maria Cristina, Carte Varie, mazzo 42, fasc. 2). A questo giro d'anni appartiene probabilmente anche la commissione del piccolo San Giovannino per il castello di Agliè - TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036227
- NUMERO D'INVENTARIO 221
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI tronco, retro - CANIGIA F - lettere capitali - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0