ritratto di Innocenzo Lucchesi

dipinto, 1888 - 1888

Il benefattore, raffigurato al centro della tela in posizione di tre quarti, a mezza figura, presenta occhi bruni e baffi bianchi; indossa una divisa militare, di colore nero, con i bordi, le decorazioni, i bottoni di colore giallo, e le stellette, applicate sul colletto, di colore bianco. Il personaggio appoggia il braccio destro su una balaustra coperta di velluto di colore rosso scuro. Lo sfondo è di colore grigio-bruno. Nella parte inferiore del dipinto, su una fascia di colore grigio-giallo, compare una scritta in nero identificante il personaggio e l'entità della donazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 98
    Larghezza: 72
  • ATTRIBUZIONI Castellani Federico (notizie 1848-1889): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
  • INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto, eseguito dallo Stabilimento Fotografico Castellani di Alessandria, è un dipinto ad olio, probabilmente realizzato per mezzo dell'ingrandimento di una forografia, tecnica in cui il Castellani si era specializzato. Si legge infatti in un foglio pubblicitario, con il listino dei prezzi (Archivio dell'Ospedale Civile di Alessandria). Il quadro venne eseguito intorno al 1888, quando la Congregazione di Carità, con delibera del 18 dicembre 1886, aveva accettato l'offerta di F. Castellani, propostosi con una lettera del 17 dicembre 1886 (Archivio dell'Ospedale) quale ritrattista dei benefattori dell'Ospedale in sostituzione del pittore Francesco Mensi (1800-1888), ormai in età avanzatissima. L'attività dei Castellani, come fotografi di vedute e come ritrattisti, aveva ormai raggiunto nell'ultimo ventennio del secolo una notevole fama. Federico Castellani (S. Giorgio Lomellina, Pavia, 1848/ Alessandria 1890), coadiuvato dal padre Luigi Castellani (Galliavola, Pavia, 1822/ Alessandria 1890), aprì uno stabilimento nel 1867 ad Alessandria, in via del Corso n° 5, trasferitosi poi in via Piacenza, Casa Pedemontana. Egli svolse la sua attività, dopo il 1870, anche a Vercelli, in via del Duomo n°1, e a Nizza. Nel 1889, dopo la morte di Federico Castellani, la vedova Teresa Casalone rilevò la ditta e con lettera del 30 luglio 1889, chiese all'Ospedale che "fosse mantenuta in suo favore la convenzione intesa con il defunto marito per l'esecuzione dei ritratti dei pii benefattori". La Congregazione di Carità accettò tale domanda come testimoniano una lettera del 30 luglio 1889 e gli altri ritratti firmati Castellani presenti in Ospedale e posteriori a tale data. Il dipinto venne collocato lungo la scala adiacente al locale con soppalco, presso il Salone delle Adunanze. Non si sa dove si trovasse prima di questa data nè quando passò alla collocazione attuale, poichè non furono registrati i molteplici spostamenti dei quadri avvenuti, all'interno dell'edificio ospedaliero, per esigenze di arredo di ufficio, corridoio, sale. Il dipinto compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) con il n° 58, numero che non ricompare sul retro del quadro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034247
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI in basso - 1888/ I POVERI DI QUESTA CITTA'/ TROVARONO UN PIETOSO BENEFATTORE/ NEL SERGENTE VETERANO/ INNOCENZO LUCCHESI/ CHE DISPOSE IN LORO FAVORE DELLE SUE SOSTANZE/ FRUTTO DI PRIVAZIONI E RISPARMI - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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