Sacra Famiglia

dipinto, 1550 - 1574

In primo piano il Bambino paffuto e con folti capelli biondi, dorme disteso su un ampio panno bianco le cui pieghe sono rese tramite spesse pennellate di colore. La Vergine, con abito rosso, manto blu, maniche brune con sbuffo bianco, lo guarda teneramente reclinando il viso a sinistra; il suo incarnato chiaro e il delicato gesto delle mani affusolate contrastano con il volto scuro incorniciato dai capelli e barba canuti di S. Giuseppe, che guarda il Bambino reggendosi a un bastone

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 94.7
    Larghezza: 74.3
  • AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ferrero Fieschi
  • INDIRIZZO Via Roma, 190, Masserano (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro è caratterizzato da un netto contrasto stilistico e qualitativo: il Bambino, infatti, benchè concordi tipologicamente con il resto del quadro, rivela una fattura più rozza e approssimativa rispetto alla Madonna e a S. Giuseppe, definiti con pennellate più delicate e precise, quasi a suggerire interventi di mani diverse. Comune è invece la provenienza tipologica e formale che va ricondotta nell'ambito della pittura vercellese del terzo quarto del XVI secolo, di evidente influenza gaudenziana. La delicatezza del volto della Vergine, la linea dell'occhio e dell'ampio arco sopraccigliare, la luminosità dell'incarnato, derivano da modelli gaudenziani e dall'elaborazione di questi ad opera della sua scuola (si veda ad esempio la Madonna con Bambino e Santi di Gaudenzio Ferrari, ora in Pinacoteca Sabauda). Non dissimile provenienza rivela la figura del S. Giuseppe appoggiato al bastone, che si trova riproposto con minime varianti nella vasta produzione che fa capo a Girolamo Giovenone e bottega. Per precisi confronti si vedano l'Adorazione dei Magi del Giovenone (P. Astrua-G. Romano (a cura di), "Bernardino Lanino e il Cinquecento a Vercelli", catalogo della mostra, Vercelli 1985, pp. 145-147) e i cartoni attribuiti alla bottega raffiguranti l'Adorazione del Bambino n° 330 e L'ultima cena n° 311 (G. Romano (a cura di), "Gaudenzio Ferrari e la sua scuola. I cartoni cinquecenteschi dell'Accademia Albertina", catalogo della mostra, Torino 1982, pp. 116-119 e pp. 120-122)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034159
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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