decorazione pittorica, opera isolata - ambito vercellese (prima metà sec. XVI)

decorazione pittorica, post 1500 - ante 1549

La decorazione ad affresco è oggi ancora apprezzabile su tre delle quattro pareti, per l'abbattimento del muro divisorio che, in origine, separava questa stanza da quella con le storie di Orfeo (cfr. 0100033370). Anche qui, come negli altri ambienti dell'edificio, la decorazione è suddivisa in due zone tra di loro separata da cornici lineari dipinte: la parte bassa che occupa i due terzi dell'intero campo è spartita in riquadrature limitate da colonne che nascono da vasi traboccanti di frutta. Esse sono, a loro volta, spartite in tarsie a finto marmo e medaglioni con teste maschili. Più ricco iconograficamente è il fregio costituito da scene monocrome entro targhe, trattenute da coppie di nudi maschili di gusto michelangiolesco o da figure femminili con bimbi. Le coppie sono intervallate da singole figure stanti, a monocromo, inquadrate da cornice rettangolare. Parete di ingresso: la parte inferiore è decorata con due riquadrature delmitate da finte cornici e dalle colonne sopra descritte: in una campeggia, al centro di un ampio oculo, una testa di giovane uomo con elmo e sguardo ispirato. Quasi la metà di questo riquadro è stata ridipinta con l'integrazione delle parti mancanti. La corrispondente scena del fregio superiore è costituita da un [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Camillo Leone
  • LOCALIZZAZIONE Casa Alciati
  • INDIRIZZO via Giuseppe Verdi, 30, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Iconograficamente più ricca e più complessa della decorazione delle altre stanze, questa rivela un momento di maggior impegno dell'artista, nonché la conoscenza dei più importanto episodi figurativi dell'ambiente romano. Il motivo dei cartigli con scene a monocromo, sostenuti da figure per lo più nude, variamente atteggiate, sembra derivare direttamente dalla volta della cappella Sistina. D'altra parte il termine dei lavori della cappella alla fine del 1512 ben si adatterebbe alla datazione del ciclo vercellese, da porsi, come si è detto, nel secondo quarto del XVI secolo, anche in base ai graffiti riscontrati dal Verzone all'atto dei restauri (cfr. P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16). Anche in questo ambiente, dove pure le scene figurate hanno il predominio, alla base della composizione decorativa è riscontrabile uno spiccato gusto per l'individuazione architettonica della parete, nelle colonne in prospettiva sostenenti la trabeazione e nella partizione geometrica dei riquadri, che tra l'altro ricorda quella di un ambiente della rocca di Ostia. Le teste virili nella parte inferiore della parete e in particolare quelle di vecchio barbato e con turbante sembrano invece derivare da un'altra fonte culturale, richiamandosi agli usuali modelli dell'arte gaudenziana. Bibliografia generale di riferimento per il ciclo di affreschi di casa Alciati: P. G. Stroppa, Archivio della Società Vercellese di storia e arte, Vercelli, 1912, vol. II, p. 531; V. Viale, Guida ai Musei di Vercelli, Vercelli, 1935, pp. 19-21, tavv. I-IV; A. M. Brizio, Vercelli, Roma, 1935, pp. 163-164; P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16; V. Viale, Vercelli e la sua provincia dalla romanità al fascismo, Vercelli, 1939, pp. 3-5; L. Mallé, Le arti figurative in Piemonte, Torino, 1961, pp. 180-181; G. C. Faccio-G. Chicco-F. Vola, Vecchia Vercelli, Vercelli, 1961, pp. 128-129; P. Astrua-G. Romano, Guida breve al patrimonio artistico delle provincie piemontesi, Torino, 1979, p. 100. Gli affreschi, insieme a quelli che decorano gli altri otto ambienti di casa Alciati, furono restaurati negli anni 1933-1934 in seguito al ripristino delle strutture architettoniche dell'edificio, condotto dall'ing. Paolo Verzone a partire dal 1930. Non è stato possibile rintracciare i dati relativi al restauro pittorico, eseguito dall'impresa del comm. Cussetti di Torino. Del lavoro eseguito resta solo notizia nei cenni che il Verzone riserva a questo problema: "...Le parti mancanti non furono naturalmente rifatte, ma solo abbozzate schematicamente a tinte chiare, in modo che la differenza tra la parte originale e quella aggiunta fosse ben evidente" (cfr. P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16). Presso il Museo Civico di Torino si conservano le foto nn. 353/9458; 353/9459; 353/9460; 353/9461; 353/9467; 353/9482; 353/9463; 353/9466; 353/9470; 353; 9480; 353/9472; 353/9477
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033369-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • STEMMI parete est/ capitello - comunale - Stemma - Vercelli - Croce latina bianca in campo unito
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1500 - ante 1549

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE