Madonna Addolorata
La superficie del paliotto è suddivisa in dieci pannelli minori superiore e cinque maggiori inferiori da galloni in argento filato e lamellare, decorati con un sinuoso nastro, nelle cui anse è posto un motivo a palmetta stilizzata contrapposta. Il paliotto è confezionato con diversi pannelli in lamp0asso broccato: sul fondo color vinaccia si dispone un carnoso frutto, adagiato su un letto di foglie e circondato da frutti, che cela in parte un ramo di rose. Il disegno è posto in teorie sfalsate, in senso vericale. Al centro del terzo pannello inferiore è applicato un medaglione ad andamento mistilineo, in gros de tour laminato in oro, che incornicia la Madonna addolorata, con mani e viso dipinto, mentre le vesti sono in gros azzurro e grigio laminato in argeto lamellare. Il bordo inferiore è rifinito con una striscia di damasco grigio, decorato con motivi vegetali
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
seta/ laminata in oro
- AMBITO CULTURALE Manifattura Lionese Manifattura Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Cherasco (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'inventario redatto nel 1796 è ricordato che il tessuto con il quale venne confezionato il manufatto venne donato dalla contessa di Castelvecchio all'Addolorata, ma "la formazione del parato e la guarnitura ci fu a spese dell'abate Colli", parroco di S. Pietro fra il 1748 e il 1795 (Cherasco, Archivio Parrocchiale, Inventario degli arredi della chiesa e vasi vinari). Il tessuto testimonia il successo goduto dal decoro naturalistico tipico del quarto decennio del Settecento, la cui diffusone è motivata dall'ideazione, da parte delle manifatture linesi, della tecnica del "point rentrè", introdotta da Jean Revel intorno al 1732-1733. La sontuosa decorazione presenta elementi tipica del quarto decennio, generalmente ascritta ad ambito linese, anche se la critica ha sottolineato che tali disegni vennero replicati da molteplici manifatture, sebbene, molto spesso, in forme impoverite sia tecnicamente, l'impiego del "point rentré" è, almeno agli inizi, caratteristica peculiare dei tessitori oltralpini, sia nel disegno. In questa sede si preferisce ascrivere il tessuto, già ricondotto ad ambito piemontese nella schedatura, ad ambito linese. La realizzazione del ricamo è invece collocabile alla seconda metà del Settecento, periodo in cui il tessuto, probabilmente proveniente da una veste dismessa, venne donato alla chiesa. Il pezzo è stato pubblicato da B. TARICCO, Arte Sacra a Cherasco. Devozine, committenze e artigianato artistico tra Seicento e Ottocento, catalogo della mostra di Cherasco, Peveragno 2000, p. 31, n. 13
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027644
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0