balaustrata, coppia di Orsolino Tommaso (terzo quarto sec. XVII)
balaustrata,
1658 - 1665
Orsolino Tommaso (1587 Ca./ 1675)
1587 ca./ 1675
Ogni lato della balaustra è spartito in due da tre pilastrini parallelepipedi con semicolonnine addossate fiancheggianti rispettivamente 7 colonnine e, alle estremità dove la struttura si piega verso il coro, 3 colonnine. I pilastrini, in marmo biancp, sono ornati da un pannello rettangolare in marmo verde-rosso e con lo stesso materiale sono state eseguite anche lo colonnine poggianti su basi cubiche e col fusto tornirto a goccia, raccordato da una modanatura concava. Il tutto è compreso tra uno zoccolo ed un piano in marmo bianco dai bordi sagomati
- OGGETTO balaustrata
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MISURE
Profondità: 90
Altezza: 73
Larghezza: 280
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ATTRIBUZIONI
Orsolino Tommaso (1587 Ca./ 1675)
- LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I pagamenti per la realizzazione della balaustra sono documentati con precisine a partire dal maggio 1656 per i "lavori di marmoro che fà per la balaustra, 100" nel 1662 "a Mastro Pietro Rapa a conto della balaustrata, 80", nel 1663 "a Pietro Rapa d'ordine di Tommaso Orsolino marmoraro, 70", nel 1665 per la "balaustra fatta all'altare Maggior a M. Tommaso Orsolino fabricatore di detta, 51", fino al 1671 "a T. Orsolino, 150" (Gavi, Archivio Parrocchiale, SS. Sacramento, 1616-1714, al 1658/05/15, al 1662/12/16, al 1663/12/03, al 1665/07/26, al 1671). Ancora incerta è la personalità dello scultore campinese Tommaso, attivo soprattutto a Genova, ricordato dal Soprani e dal Ratti come figlio dell'architetto Antonio ed autore della statua della Madonna all'altar maggiore della chiesa delle Scuole Pie e di quella di ugual soggetto in S. Maria delle Vigne a Genova (R. SOPRANI, G. RATTI, Delle vite de'pittori, scultori ed architetti genovesi, Genova 1769, vol. I, p. 420; Guida d'Italia, Liguria, T. C. I., Milano 1967, pp. 102, 120, 135-136, 139, 166, 168). Gli scultori di questo nome, a cui corrispondono in genere opere dall'aspetto relativamente sobrio e talvolta arcaizzante, sarebbero, secondo Belloni, due, tutti figli del citato Antonio ed attivi intorno al 1670 e l'altro intorno al 1650 (V: BELLONI, L'Annunciazione di Genova, Genova 1974)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027588
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0