confessionale, paio di Origone Domenico (ultimo quarto sec. XVIII)

confessionale, 1786 - 1786

I confessionali sono incassati nella parete, ai due lati dell'ingresso. Ciascono è diviso da due paratie con sagomatura superiore curvilinea in tre vani, dei quali quello centrale, chiuso da uno sportello bombato dal bordo superiore curvilineo ed ornato da un pannello che ne riprende con cornici i contorni, destinato al confessore. L'interno è ornato da pannelli con cornici pressochè rettilinee, dei quali solo quelli laterali di fondo contenenti una cartella curvilinea ornata da foglie, volute ed ovuli. La grata di comunicazione delle paratie è inserita in una cornice di legno intagliata. La pare superiore, leggermente inarcata verso l'alto, è ornata da una cimasa a traforo ed intaglio, composta da una cartella centrale e da volute fogliate laterali arricchite da pendoni di foglie che siu ripetono anche lungo i bordi laterali dei confessionali

  • OGGETTO confessionale
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
  • ATTRIBUZIONI Origone Domenico (notizie 1786)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nonostante la permanenza di elementi di gusto rococò negli intagli di foglie e volute, la rettilinea semplicità dei pannelli e la ricorrente presenza di elementi decorativio come i pendenti vegetali suggeriscono una datazione avanzatta all'interno della seconda metà del Settecento. La diffusione di simili forme nella zona intorno al nono decennio del XVIII secolo è anche documentata dalle paratie dell'Oratotio della SS. Trinità e di S. Giovanni Battista ad Ovada. A questo lavoro è quindi riferibile il pagamento nel 1786 da parte della Compagnie del SS. Rosario "a maestro Domenico Origone a conto del nuovo confessinario fatto in questa ch. parr." (Gavi, Archivio Parrocchiale, Introito ed esito della Compagnie del Sacratissimo Rosario eretta nella Parrocchia di S. Giacomo di Gavi, al 16 maggio 1786). La menzione di di uno solo dei due mobili potrebbe trovare spiegazione nella divisine delle spese fra la Compagnia e quella del SS. Sacramento, come nel caso dei canterani della Sacrestia del 1784. Probabilmente è presente una relazione di parentela fra Domenico Origone e Gaetano, autore, fra il 1812-1813, degli stalli del coro. Nelle foto della Chiesa, anteriori al restauro, conservate presso l'Archivio Parrocchiale, si intravede un altro confessinale di forme ottocentesche. I manufatti sono menzionati nell'inventario redatto nel 1906 (Gavi, Archivio Parrocchiale, Inventario della Chiesda Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore in Gavi anno 1906)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027568
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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