Madonna con Bambino e Santi Agostino e Tommaso

dipinto,

La tela raffigura la Madonna col Bambino ed i Santi Agostino e Tommaso d'Aquino ed è incorniciata da una bella cornice dorata in legno intagliato e decorato con motivi vegetali. La Vergine è dipinta in alto, è seduta su una nube e indossa una veste rosa ed un manto azzurro. Con la mano sinistra sorregge il Bambino nudo e benedicente, mentre con la destra regge la cintola, simbolo di castità. La Madonna ha il capo coperto da un velo chiaro ed il volto lievemente inclinato a destra. In alto, fra le nubi, sono raffigurate teste di angeli alate. Alla destra della Vergine è raffigurato un Angelo, con in mano un libro ed un calamaio. In basso, ai piedi della Madonna sono dipinti due angioletti di cui uno è in piedi ed ha un cuore fiammeggiante fra le mani e lo sguardo rivolto in alto, l'altro è seduto su un gradino che mostra la data e la firma dell'autore, è in posizione inclinata ed è coperto da un drappo rosso. Alla sinistra è raffigurato sant'Agostino, che indossa il saio scuro ed indica con la mano sinistra la Vergine col Bambino. Sul lato destro è dipinto sant'Agostino con l'abito dell'ordine, mentre volge lo sguardo alla Vergine e regge con la mano sinistra il libro della regola e con la destra il bastone fiorito. (continua in OSS)

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Nicola Peccheneda (attivo Dal 1743 Al 1797)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
  • INDIRIZZO Piazzetta Giovanni Pascoli, 1, Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La bellissima tela firmata da Nicola Peccheneda e datata 1786 è custodita attualmente nei locali del laboratorio di restauro della Soprintendenza, ma proviene dalla Cattedrale di Melfi, chiesa fondata nell'anno 1037 dall'arcivescovo di Canosa e Bari, Nicola. Nel 1723 la fabbrica fu completamente rifatta ad opera del vescovo Antonio Spinelli che, come si legge dalle fonti, vi fece eseguire "non lievi modificazioni". La tela è uno dei capolavori di Peccheneda, un artista attivo nel Meridione d'Italia fra il 1743 ed il 1797, che ha lasciato numerose opere nelle chiese lucane. Le prime notizie relative al pittore originario di Polla, risalgono al 1743, quando dalla provincia, giunse a Napoli per esercitare la professione di pittore. Purtroppo le fonti non rivelano quando vi giunse per la prima volta, né quale sia stata la sua formazione, ma è certo che l'artista ebbe contatti con il fervido ambiente artistico napoletano dell'epoca, che influenzarono il suo stile. Durante il suo soggiorno a Napoli, Peccheneda sembra rivolgere il suo interesse ai maestri Lorenzo De Caro, Giovanni Battista Rossi, Domenico Mondo e Francesco Solimena, pittori che espressero posizioni moderatamente "antiecclesiastiche" intorno agli anni Cinquanta del XVIII secolo. L'ispirazione di quest'opera è da ricercare sicuramente nel dipinto raffigurante la "Madonna con Bambino e San Martino" che il Peccheneda realizzò nel 1784, appena due anni prima, per la chiesa di Santa Maria Assunta a Brienza. Le due tele mostrano un identico impianto compositivo e iconografico. Altre affinità stilistiche sono riscontrabili fra la tela di Melfi e quella raffigurante la "Vergine delle Grazie col Bambino e i SS. Biagio e Donato", realizzata dal pittore per la Cappella Belli dell'Isca di Giffoni Valle Piana. La matrice iconografica del dipinto è di chiara ascendenza solimenesca, ma mostra l'avanzato grado di maturità artistica di un pittore che, se pure fortemente influenzato dall'arte del Solimena, se ne distacca per proporre formule personali Gli anni Sessanta e Settanta del XVIII secolo, furono anni di intensa attività per il pittore di Polla, di cui l'ultima opera documentata è del 1797
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700168686
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
  • ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • ISCRIZIONI in basso, sul gradino - N. PECCHENEDA 1786 - stampatello - a pennello - italiano
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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