portale - ad arco, insieme - ambito piemontese (seconda metà sec. XII)

portale ad arco,

Gli stipiti si allargano, sotto l'architrave formato da un unico blocco squadrato, formanbdo mensole adorne da una mano che impugna un rotolo. La lunetta è a tutto sesto

  • OGGETTO portale ad arco
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria/ scultura
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cattivo stato di conservazione rende difficilmente leggibile il bassorilievo. Da quanto resta è però possibile notare quanto le fattezze dell'animale si discostino da quelle dei capitelli figurati interni, dove la più pronunciata stilizzazione delle zampe rende le fiere quasi sospese nell'aria. La stessa differenza è riscontrabile nei confronti del leone con Sansone del portale della chiesa dei SS. Piertro e Paolo di Castelnuovo e del leone con Sansone e del Grifo del pulvino destro del portale di S. Gottardo del duomo di Genova, accostabili invece ai capitelli figurati interni di Gavi. Soffermandoci sul portale genovese di S. Gottardo, del quale numerosi sono i punti di contatto con l'insieme delle sculture gaviesi, un confronto è se mai istituibile col leone del pulvino che orna lo stipite, dove analogfa è la posizine e il modo di descrivere le zampe unghiate (C. DI FABIO, I portali romanici della catetdrale di Genova, in "Bollettino d'Arte", 1981, fig. 28). Sebbene il motivo della mano che impugna il rotolo si ripete a Gavi nel portale laterale destro e sebbene gli stivaletti del personaggio a cavallo del leone si ritrovino anche nel cosidetto guerriero Gagliaudo dell'antica cattedrale di Alessandria, già accostato all'insieme delle sculture di Gavi, lo stato di conservazione non permette di accertare se esso sia dovuto allo stesso cantiere di lòapicidi che eresse e decorò il resto della chiesa in anni di poco anteriore al 1172; una datazione posteriore potrebbe anzi essere suggerita dalla foggia dei capelli del personaggio, identificato in S. Guiacomo a Cavallo da Sartore (F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, p. 12) e in san Giorgio secondo Morasso (V. MORASSO, La chiesa medioevale di Gavi, Milano 1955, pp. 23-24, 30) e Fumagalli (G. PISTARINO, A. FUMAGALLI, Dalla pieve alla cattedrale nel territorio di Alessandria, s. l., 1978, p. 149) che ritiene la scultura della stessa mano dei capitelli figurati interni. Più probabilmente, invece, il soggetto è da riconoscere in Sansone a cavallo del leone che ghermisce un animale. Nel 1955, l'apertura della porta risultava essere completamente murata nel 1955 (V. MORASSO, La chiesa medioevale di Gavi, Milano 1955, p. 23)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027556-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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