altare, opera isolata di Martinelli Antonio, Raffaele Gregorio (primo quarto sec. XX)

altare, 1912 - 1912

La mostra dell'altare, che poggia su uno zoccolo in marmo nero, presenta una grande specchiatura in marmo rosso a venature bianche inclusa in una struttura in marmo bianco decorata, nella parte superiore, con una serie dio archetti a tutto tondo, poggianti su mensoline. Sopra la mensa in marmo giallo si elevano due gradini: quello superiore profilato da un bordo a rilievo e concluso ai lati da volute a greca, è ornato da tarsie in marmo rosso a venature bianche. Il tabernacolo, posto al centro, presenta due pilastrini laterali scanalati sorreggenti un cornicione sul quale si impostano due volute terminanti con riccioli decorativi e includenti una specchaitura trapezoidale in marmo rosso. La porticina del tabernacolo, in legno dorato, reca scolpiti il calice e l'ostia raggiata, con ai lati i simboli eucaristici delle spighe di garno e del tralcio di vite

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ sagomatura/ doratura
    marmo/ intaglio/ intarsio
    marmo bianco/ intaglio
    marmo giallo/ intaglio
    marmo nero/ intaglio
    marmo rosso/ intaglio
  • MISURE Profondità: 100
    Altezza: 206
    Larghezza: 246
  • ATTRIBUZIONI Martinelli Antonio (notizie 1910-1912)
    Raffaele Gregorio (notizie 1912)
  • LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare dedicato a S. Giuseppe venne realizzato nel 1912 dal marmorino Antonio Martinelli di Ivrea, unitamente al pavimento, com'è annotato in data 12 ottobre 1912 (Ivrea, Biblioteca Diocesana, IM 911/928/ 1, Registro delle Spese e dei pagamenti fatti per conto della Cattedrale di Ivrea). Nello stesso periodo, costruiva gli altari ed i pavimenti delle cappelle di San Besso e di San Giovanni e i pavimenti delle Cappelle di Maria Ausiliatrice, del Crocifisso, del Beato Varmondo, del Beato Taddeo Macker, ottenendo per questi lavori il notevole compenso di £. 10.104 (ID, in data 26 maggio 19113). La porticina del tabernacolo si deve a Gregorio Raffaele, scultore in legno ed ebanista eporediese, che il 25 settembre 1912 ricevette £ 28 "p. una porticina al tabernacolo del nuovo altare marmoreo eretto nella cappella già di S. Gerolamo e ora di S. Giuseppe" (ID). Troviamo memoria di questa cappella negli atti della visita pastorale del 1742 che ne sottolineano lo stato di generale decadimento, pareti scrostate, mancanza delle necessarie suppellettili, ed ordina di restaurarla (Ivrea, Biblioteca Diocesana, GM 742/752/1, Atti della Visita Pastorale di Mons. de Villa 1742, fol. 7). La volontà del vescovo dovette essre eseguita, tanto è vero che una coinquantina di anni dopo Mons. Pochettini, visitando lacattedrale, trovava l'altare di S. Gerolamo non solo "decenter ornatum ac suppellectilibus instructum" ma collocato "in parva aedicola nuper restaurata, fornicata, ac dealbata" (Ivrea, Biblioteca Diocesana, GM 771/790/ 2, Visita Pastorale di Mons. Giuseppe Ottavio Pochettini, 1789, fol. 972v)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027066
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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