personificazione del fiume Tigri

decorazione musiva, 1100 - 1124

Entro un'incorniciatura circolare è una figura,maschile in atto di reggere un'anfora, decorato con un motivo a greca, da cui esce dell'acqua rappresentata come tre linee curve. A destra è un motivo a quadrifoglio

  • OGGETTO decorazione musiva
  • MATERIA E TECNICA marmo nero di Oira/ mosaico
    marmo rosso di Araz/ mosaico
    marmo bianco di Carrara/ mosaico
  • AMBITO CULTURALE Bottega Padana
  • ATTRIBUZIONI Avon Giovanni Battista (notizie 1832-1838)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mosaico fa parte dell'antica e originaria pavimentazione del Duomo romanico, già restaurata da Giovan Battista Avon fra il 1832 e il 1838, e in parte distrutta nella ricostruzione della Cattedrale avvenuta fra il 1857 e il 1869. E' possibile ricostruire l'originaria fattura del pavbimento sulla base del manoscritto del Bartoli (Borgomanero, Archivio Molli, G. B. BARTOLI, Della città e sobborghi di Novara opere pubbliche e mosaici, foll. 3v-6v.) e di Frasconi (Novara, Archivio Storico Diocesano, Archivio Frasconi, ms- IX, C. FRASCONI, iscrizioni ed altri monumenti antichi esistenti nella città di Novara, foll. 19-24; Novara, Archivio Storico Diocesano, Archivio Frasconi, ms- XIV/ 27bis, C. FRASCONI, Topologia antica di Novara e i suoi sobborghi, foll. 100-103). Già Bianchini notifica i rifacimenti apportati da Avon (F. A. BIANCHINI, Il Duomo e le sculture del corpo di guardia, Novara 1836, pp. 19-28), seguito da Fassò (G. FASSO', Il duomo antico, in "Monografie novaresi", Novara 1877, p. 114) e Rusconi (A. RUSCONI, Il mosaico antico nella Cattedrale di Novara, Novara 1882, pp. 1-23). Il mosaico è oggetto di studio anche da parte di studiosi stranieri che collocano il pavimento in connessine con l'operato di maestranze lombarde già presenti nell'area padana tra XI e XII secolo. Per quanto riguarda la datazione è riconosciuta quasi all'unanimità una collocazione al primo quarto del XII secolo. Perotti (M. PEROTTI, L'antico duomo di Novara e il suo mosaico pavimentale, Novara 1980, pp. 65-116), infine, sottolinea che il mosaico sia di derivazione paleocristiana. Per quanto riguarda il mosaico in esame è la raffigurazione, a detta dello stesso Perotti, della terra irrigata da quattro fiumi: nel centro cosmico l'albero del bene e del male nel momento della tentazione, in contrappunto con la croce cosmica, mentre gli uccelli acquatici attorno starebbero ad indicare "la frattura attuata dal peccato anche nell'ordine infraumano". I pesci e le colombe della greca esterna sarebbero la rappresentazione dei cristiani secondo un'iconografia già paleocristiana (L. REAU, Iconographie de l'art Chrétienne, Parigi 1955, V. 1, pp. 80-81). Per quanto concerne i confronti sotto il profilo iconografico con altri mosaici dell'area dell'Italia setetntrinale, non ci è dato di conoscere soggetti simili al nostro e i confronti che si possono stabilire sono sporadici e casuali, ma non investono il significato globale. I quattro fiumi, ad esempio, vengono usati ad Aosta, ma in un'iconografia completamente diversa, alludendo ai quattro evangelisti e alle quattro virtù cardinali (V. VIALE, M. VIALE FERRERO, Aosta romanica e medioevale, Torino 1967, tav. IX); così come i motivi a losanghe inframmezzati ad animali, ma sempre inseriti in un contesto diverso, anche se parti di un patrimonio culturale comune, esteso non solo all'area padana. Quanto ai rifacimenti, c'è da rilevare il restauro effettuato da Avon su alcune parti dei fiiumi e sulla figura di Eva, già scomparsa ai tempi di Frasconi e, a detta di Verzone (P. VERZONE, Il Duomo, la Canonica e il Battistero di Novara, in "Bollettino storico per la provincia di Novara", 1934, p. 207), già alla fine del XVIII secolo. A conferma dell'intervento di Avon sono alcune ricevute di pagamento a suo favore fra il 1836 e il 1841: in particolare una ricevuta del 1836 indica l'intervento del nostro al "rappezzo del tableau di adamo ed Eva". Per la bibliografia si veda anche F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, pp. 14-15; FC. RACCA, Del duomo e del battistero di Novara, Novara 1837, p. 17; E. AUS'M WEERTH, Der Mosaikboden in St. Gereon zu Coln, Bonn 1893, p. 19; E. MUNTZ, Notes sur les mosaiques chretiennes de l'Italie: les pavements histories, in "Revue archeologique", fasc. XXXIII, 1877, p. 32; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, pp. 43-46; P. VERZONE, 1934, pp. 178-182; C. BARONI, L'arte in Novara e nel novarese, in "Novara e il suo territorio", Novara 1955, pp. 550-555; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 18; G. FASSO', Il duomo antico, in "Monografie novaresi", Novara 1877, p. 114; A. VENTURI, Storia dell'arte italiana, vol. III, Milano 1904, pp. 432-433; P. TOESCA, La pittura e la miniatura in Lombardia, Milano 1912, pp. 86-87; A.K. PORTER, Lombard architecture, New Haven 1917, Vol. I, p. 310; A. M. BRIZIO, La pittura in Piemonte dal romanico al 500, Torino 1942, pp. 12-16; J. DURAND, Les paves mosaiques en Italie et France, in "Annales archeologiques", fasc. XV, 1855, pp. 223-231; C. BARONI, L'arte in Novara e nel novarese, in "Novara e il suo territorio", Novara 1955, pp. 550-555; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 18. M. PEROTTI, L'antico mosaico pavimentale del Duomo di Novara, in "Novarien", 1978/79. pp. 217-274
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026654A-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sopra la figura - TIGRIS - lettere capitali - a caratteri applicati -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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