capitello di colonna, 1100 - 1124

Il capitello è scolpito con duplice ordine alternato di foglie d'acanto dagli ocelli obliqui. I caulicoli sono costituiti da un motivo a treccia bisolcata. Nello spazio di risulta sotto l'abaco, sono inserite delle fogliette accoppiate. L'abaco modanato reca un fiore al centro

  • OGGETTO capitello di colonna
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
  • LOCALIZZAZIONE Ferentino (FR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il capitello, databile primo quarto del secolo XII, è iconograficamente simile a quello coevo posto sulla seconda colonna (vedi scheda 12/00241073). Da notare in questo in esame, una minore accuratezza scultorea nell'ulteriore appiattimento del rilievo e nel minore aggetto delle volute, sostituite dalla treccia viminea "longobarda". Per quanto riguarda la matrice tipologica e culturale si rimanda a quanto detto nella scheda 12/00241073. Un breve accenno va fatto riguardo alle colonne. Durante i lavori di restauro degli inizi del nostro secolo (precisamente nel 1900, come risulta dalle pratiche conservate alla Sopr. ai Monumenti del Lazio, cart. 351, fasc. 620, Archivio dei Cerchi) furono riportate alla luce le quattro colonne, due per lato, e le quattro colonne alveolare, due nella controfacciata e due nell'abside, antiche. Precedentemente esse si trovavano inglobate in alcuni dei pilastri all'interno della Cattedrale, forse sin dall'epoca delle modificazioni barocche volute dal Vescovo Antonelli nel 1677. Si tratta di materiale di spoglio, come del resto i capitelli, esclusi questo in esame ed un altro, risalenti all'epoca della costruzione della chiesa. La provenienza di tali materiali è piuttosto controversa, sebbene la presenza di un edificio probabilmente di età sillana, forse un tempio, nelle costruzioni dell'Acropoli, sembri indicarne l'ipotetica origine. Dell'edificio si daranno più dettagliate notizie nella scheda generale, ma è d'uopo avvertire in questa sede che il Morosini afferma senz'altro tali colonne provenire dall'edificio anzidetto, che egli indica come tempio di Mercurio (Morosini, Guida Breve, 1939). Più cauto sulla destinazione dell'antico edificio il Bartoli, che dedica un approfondito e preciso studio all'Acropoli di Ferentino, senza peraltro entrare nel merito della provenienza del materiale di spoglio presente nella Cattedrale (Bartoli, L'Acropoli di Ferentino). Le colonne sono attualmente in buono stato di conservazione. Furono scorporate dai pilastri nel 1900, nel corso dei restauri voluti dal vescovo D. Bianconi e durati dal 1892 al 1907, sotto la direzione della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio. Le notizie qui riportate sono tratte dalla cartella n. 351, fascicolo 620, Archivio dei Cerchi, conservato nell'Archivio della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200241072
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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