ancona, opera isolata di Pelagatta Giacomo, Gallo Giovanni Battista (terzo quarto sec. XVIII)
ancona
1768 - 1769
Pelagatta Giacomo (notizie 1735-1771)
notizie 1735-1771
Gallo Giovanni Battista (notizie Dal 1768)
notizie dal 1768
Fascia inferiore violacea con cartella rosata contornata di giallo, affiancata da supporti lineari policromi a specchio e poggiante su mensole trapezoidali grigie, delimitanti un motivo a volute con inscritta conchiglia gialla. Coppia di lesene laterali bianco-violette su fondo grigio-verde, sorreggente un architrave nero arcuato con soprastanti putti lignei stuccati di bianco e oro. Fastigio a timpano nero; cartelle, cascate vegetali e capitelli in pietra dorata
- OGGETTO ancona
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MATERIA E TECNICA
marmo giallo/ scultura
marmo viola/ scultura
legno/ scultura/ stuccatura/ doratura
marmo nero/ scultura
marmo rosa/ scultura
marmo/ scultura
pietra/ stuccatura/ doratura
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MISURE
Altezza: 900
Larghezza: 496
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ATTRIBUZIONI
Pelagatta Giacomo (notizie 1735-1771)
Gallo Giovanni Battista (notizie Dal 1768)
- LOCALIZZAZIONE Trino (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Con contratto del 7 marzo 1768 i marmorini Giacomo Pelagatta e G.B. Gallo si impegnano per l'esecuzione di una cornice da altare maggiore da eseguire entro la fine del maggio 1769, la cui descrizione corrisponde pienamente a quest'opera. Pelagatta appartiene a una bottega artigianale di marmorini a carattere famigliare originaria di Viggiù, la cui attività in Piemonte risulta documentata, allo stato attuale delle ricerche, a partire dal 1735 con la balaustra della parrocchiale di Ticineto (BARBERO A., MAZZA G., Per una famiglia di marmorari lombardi a Casale: i Pelagatta, in Studi Piemontesi, pp. 107-115). Per quanto riguarda gli angeli lignei che sormontano l'architrave, essi sembrano appartenere a un comune piano di abbellimento, che interessa tutte le ancone degli altari, dettato presumibilmente all'epoca della ricostruzione della chiesa (1767-1770). Ciascuna coppia infatti sembra riprendere simbolicamente il tema evidenziato dal corrispondente dipinto. L'evidente identità di esecuzione dei putti e la probabile collocazione negli anni 1769-70 rende plausibile una loro identificazione con "diverse altre minute fatture" indicate nella ricevuta del 6 dicembre 1770, firmato da Pietro Antonio Serpentiere e da P. Galetta (Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, mazzi I e III)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024356
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0