ritratto di capo pellerossa

scultura, 1893 - 1893

Il cavallo, in posa statica, è ritto sulle quattro zampe, la testa eretta. L'uomo che monta senza sella, si sporge verso sinistra, appoggiandosi con la mano destra sulla groppa; la sinistra impugna le redini. Porta un grande copricapo di penne, che ricade fin sulla groppa del cavallo; un rigido pettorale decorato; in cinta intorno ai fianchi. La base è rettangolare. Il gesso presenta residui di fusione

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA gesso/ modellatura
  • ATTRIBUZIONI Troubetzkoy Paolo (1866/ 1938)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Paesaggio
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Viani Dugnani
  • INDIRIZZO frazione Pallanza, via Ruga, 44, Verbania (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una riproduzione in bronzo di quest'opera è conservata presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma; la base reca la firma "Troubetzkoy" e la data "1893" (Acquisizione Esp. B.A. Roma, 1893). Il gesso fu esposto, insieme con altre opere dello stesso genere, alla Permanente di Milano del 1893: "Paolo Troubetzkoy (aveva in mostra) le riproduzioni in gesso di Pellirosse di Buffalo Bill e dei Beduini visti a Piazza Castello di cui ha mandato a Chicago i bronzi, tutte impressioni piene di vita, di moto, di carattere..." (L. Chirtani, Dell'Esposizione della Permanente di Milano, 1893, p. 318-19, Arch. M.P.). Il soggetto del Pellirossa, che sarà ripreso da Troubetzkoy anche negli anni successivi, diventò uno degli esempi emblematici della produzione pittoresca e "animalista" dello scultore. Durante i suoi soggiorni negli Stati Uniti T. ebbe agio di osservare i suoi modelli nel loro ambiente naturale; tuttavia quest'opera giovanile, eseguita a Milano, resta una delle sue impressioni artisticamente più riuscite del genere. Lo stimolo venne da un'esibizione del famoso "Wild West Show", fondato da W. F. Cody ("Buffalo Bill") nel 1883, che per 30 anni lavorò in America e in Europa, costituendo una delle maggiori attrazioni popolari dell'epoca. C. Borgmeyer (C.Borgmeyer, Prince P. Troubetzkoy sculptor, Chicago, 1911, p. 13) segnala una copia di quest'opera presso il Museum of Art di S. Francisco. Restauro eseguito nel 1976 dallo scultore G. Taverna di Torino: "fissati n. 15 pezzi particolari completanti l'opera; rifatti orecchia cav., mano s., parte piumaggio, redini e varie" (v. Q. A. Taverna, N 3). Inventari: GT, 1977, n. T 1. Bibliografia: Grioni J.S., A forgotten celebrity. Paul Troubetzkoy the sculptor prince in Apollo Art Magazine, Londra, giugno 1968; Grioni J.S., Nelle sue sculture vive il suo tempo. Ricordo di P. Troubetzkoy, in Le vie d'Italia e del Mondo, T.C.I. Milano, giugno 1969; Grioni J.S., Una celebrità dimenticata. P. Troubetzkoy, il principe scultore, in Arte illustrata, Milano, giugno 1971, n. 41; J. Grioni, In Cat. Mostra "Musei del Piemonte, Opere d'arte restaurate", To, 1981, scheda n. 27; Bossaglia, Castagnoli, Troubetzkoy, P. Troubetzkoy scultore, Intra, 1988, p. 102-105. Per una bibliografia aggiornata si confronti: "Paolo Troubetzkoy 1866-1938" a cura di G. Piantoni e P. Venturoli, catalogo della mostra, Torino, 1990
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100012503
  • NUMERO D'INVENTARIO GT
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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