tunicella, serie - manifattura italiana, manifattura piemontese (fine sec. XVII)
Sono stati impiegati due tessuti. Il primo è utilizzato per la costituzione di buona parte dell'oggetto, ad eccezione degli inserti triangolari laterali e dei bordi inferiori. Seta con trame broccate in seta su fondo di colore giallo con disegno molto ricco, formato da due rami a sviluppo serpentinato parallelo in verticale. I grossi rami sono lavorati a scaglie e recano mazzi di foglie verdi contornanti pigne. Alternati a queste sono brevi steli con fiori rossi, rosa e azzurri fra i quali si individuano tulipani e peonie. All'interno dei punti di flesso dei rami, dove questi determinano uno spazio maggiore sono allineati due mazzi di foglie con tre grandi fiori degli stessi colori e dello stesso tipo dei primi. Nei punti di minore ampiezza vi è un vaso, visto in prospettiva ribassata, che porta foglie verdi e tre fiori, due laterali ed uno centrale, molto grande, tutti a fitte corolle aperte e centro molto ricco, di colore rosso e rosa. Il filo d'oro è usato insieme alle sete policrome per arricchire gli effetti vivacissimi di colore. Il secondo di seta con trame broccate policrome e filo d'argento su fondo azzurro chiaro è utilizzato per tutte le rimanenti parti. Disegno molto ampio costituito dal ripetersi in verticale, [continua nel campo Osservazioni]
- OGGETTO tunicella
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MATERIA E TECNICA
filo di seta/ trama broccata/ lavorazione a telaio
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MISURE
Altezza: 115
Larghezza: 130
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Manifattura Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Biella (BI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura dei rami e tronchi ad andamento serpentinato parallelo in verticale discende ancora direttamente dai tessuti a maglie ogivali di età barocca ed il gusto ricco e vivissimo della policromia unita alla saldezza dell'impianto strutturale porta a proporre un'attribuzione a manifattura italiana del pieno secolo XVII per quanto attiene al tessuto operato a fondo giallo. Per quello a fondo azzurro si osservi che esso presenta evidentemente i caratteri dei tessuti piemontesi del tardo Seicento, latatamente ispirati ai "ganzi" veneziani (cfr. A. M. Aguzzi, M. Baiardi, Appunti per una storia del tessuto d'arte barocca in Lombardia e Piemonte, in "Arte Lombarda", 1962, p. 138). Il gallone pare essere stato sostituito in tempi successivi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100011838-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0