Tilaru (telaio, bene semplice)

XX prima metà

Grande strumento costituito da un castello quadrangolare e sistema di leva a pedali per azionare le licciuole, su cui sono tesi i licci in spago, appeso a un lato è presente il pettine formato da numerose stecche sottili e parallele

  • OGGETTO telaio
  • MATERIA E TECNICA legno/ castagno
    INTAGLIO
  • MISURE Profondità: 147,6 cm
    Altezza: 180 cm
    Larghezza: 126 cm
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI E ACCESSORI/ ARTIGIANALI
  • ATTRIBUZIONI Autore Ignoto (bottega)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Autore Ignoto (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo civico del Mare, dell'Agricoltura e delle Migrazioni
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chiriàci
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, CARIATI (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A Cariati c’è ancora qualche donna del luogo che pratica l’arte antica della tessitura al telaio di arazzi, telerie e vari capi di corredo; soprattutto di variopinte coperte lavorate #a liscio# e #a pizzilùni#, che sono le tecniche più diffuse. Fino a circa sessanta-settanta fa, c’era un telaio in ogni casa e numerosi erano i laboratori tenuti dalle #gnure#, le maestre tessitrici, che costituivano “la scuola” per le bambine e le ragazze dell’epoca. Nel suo aspetto complessivo, l’arte tessile s’inserisce a pieno titolo nel ricco patrimonio identitario che rappresenta l’anima, la storia e le molteplici culture che appartengono alla gente calabrese. Il sentire locale, vuole che essa sia stata importata in Calabria dall’Oriente, nel 1500, a seguito dei contatti con gli invasori turchi che la cingevano d’assedio; la leggenda di Laura Cristaldi, bellissima ragazza di Cariati tratta schiava dai pirati in quelle terre lontane, e poi ritornata al luogo natale, con la sapienza del tessere, è, infatti, da sempre cara alla memoria degli abitanti del centro jonico. Anche se ritrovamenti archeologici attestano la presenza in Calabria di forme di tessitura al telaio, nel caso di Cariati un ruolo determinante hanno avuto proprio le influenze arabo-orientali dovute ai contatti con queste popolazioni; influenze rilevabili sia nella tecnica di lavorazione, sia nei modelli e nei colori dei manufatti. Praticata da sempre con una tecnica molto raffinata, l’arte del tessere deve il suo fascino anche all’eredità di culture e valori che racchiude in sé, di cui sintesi ed emblema sono le famose #zempère#, cioè i modelli delle forme e dei disegni (#u cornucrapiu#, #l’angiuliddi#, #u canestru#, #a curunedda#, #u zzempu ‘Ndrij#, #a voculidda#, #a rasta#, #’aria stiddata#, #a luna nda ninna#), soggetti che, nel loro insieme, rappresentano scene, figure tratte dal paesaggio locale, forme geometriche o stilizzate di persone, piante, animali fantastici e reali, che richiamano motivi orientali e magnogreci; per le donne di Cariati, un tesoro da custodire gelosamente, passato di generazione in generazione e arricchito del contributo di creatività di ogni tessitrice, capace di inventare nuove forme, soggetti, disegni dai colori e dalla bellezza incredibili (Scorpiniti 2002)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO tessere lana o altro filato
    Il Telaio si usa facendo passare i fili dell'ordito nel pettine liccio separati in due serie. Quando si solleva il pettine i fili di una serie sono obbligati a salire, mentre gli altri rimangono orizzontali creando così passo in cui si infila la navetta con il filo trama. Posta la trama si batte per comprimere il filo per poi rieseguire l'azione
  • CRONOLOGIA D'USO XX prima metà
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Colonna, Serena Rita
    Colonna, Serena, Rita
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800178497
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Cariati
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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