colatoio
sec. XX prima metà
Il colatoio presenta il manico uncinato e ha la forma di un cucchiaio forato da quattordici fori. Sul davanti presenta una targhetta di carta con scritto Cafarella Rocco
- OGGETTO colatoio
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
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MISURE
Lunghezza: 42.5 cm
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CLASSIFICAZIONE
utensili da cucina
- AMBITO CULTURALE Manifattura Locale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale Archeologico "Domenico Ridola", Collezione Etnografica
- LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Archeologico "Domenico Ridola"
- INDIRIZZO Via Ridola, 24, Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il colatoio fa parte della cosiddetta "arte dei pastori". Secondo la Bracco il pastore amava segnare, nel pezzo di legno scelto con cura durante il pascolo, le immagini sobrie che la tradizione gli suggeriva; nelle sue rappresentazioni più autentiche non rappresentava la realtà, ma tendeva all'astrazione geometrica o alla stilizzazione di elementi naturali (Bracco, 1974). In questi oggetti la stilizzazione è portata al massimo tanto che di un'intera figura, resta solo ciò che dal punto di vista formale più la caratterizza. La Silvestrini evidenzia anche la valenza funzionale di quest'arte <<...strettamente correlata alla comunità agricola, agli oggetti funzionali, ad una cultura materiale volta a fornire strumenti ed accessori per le attività agricole ...>> (Silvestrini, 1995)
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Utilizzato per prelevare la ricotta e in altra fasi della lavorazione del latteIl colatoio veniva impugnato dal manico e utilizzato
- CRONOLOGIA D'USO secc. XIX fine/ XX prima metà
- LUOGO DI REALIZZAZIONE Castelmezzano (PZ) - Basilicata , ITALIA
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà dello Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700133774
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0