aratro a chiodo (aratri)
1950 ca
Il corpo principale è costituito da un unico pezzo di legno lavorato a forma di "V" allargata, ad angolo molto ottuso. Questo è formato dal ceppo, che costituisce la base dell'aratro, e dalla stegola che è leggermente convessa verso l'interno e diminuisce di sezione progressivamente verso l'estremità sagomata ad impugnatura. Alla base della stegola vi è un foro orizzontale che serve per l'inserimento della bure. Dal ceppo fuoriesce un lungo chiodo di ferro che serve per unire la bure. Questa è costituita da una lunga pertica di legno, leggermente curvata verso l'attaccatura al ceppo
- OGGETTO aratro a chiodo aratri
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MATERIA E TECNICA
FERRO
LEGNO
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MISURE
Lunghezza: 160 cm
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CLASSIFICAZIONE
Strumenti agricoli
strumenti agricoli. strumenti per la lavoraione del terreno
- AMBITO CULTURALE Manifattura Locale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale Archeologico "Domenico Ridola", Collezione Etnografica
- LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Archeologico "Domenico Ridola"
- INDIRIZZO Via Ridola, 24, Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I dati relativi alla fabbricazione e all'acquisizione dell'oggetto sono tratti dall'inventario d'acquisizione. Probabilmente l'oggetto è stato utilizzato dallo stesso autore. In una dichiarazione inventariale dell'archivio museale si legge: "aratro in legno da mulo". Lo schema costruttivo generale di questo aratro è riconducibile a quello "dell'aratro con stègola e ceppo in un sol pezzo" del tipo italiano meridionale-siciliano, secondo la tipologia adottata dallo Scheuermeier. L'aratro è privo della bure, l'organo di traino (la lunga pertica che collega l'aratro all'animale), e del vomere, l'elemento in ferro che penetra nel terreno e taglia orizzontalmente la terra. Alla data di compilazione della scheda, la bure è in restauro presso il laboratorio della Soprintendenza al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico della Basilicata sito nella zona PAIP di Matera Fonti di documentazione 1/2/3
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO aratura per la preparazione del terreno alle coltureSi aggiogava a due animali (buoi o muli) e si avanzava impugnandolo alternativamente con la destra e con la sinistra e in maniera tale che l'aratore procedesse sempre con i piedi sul terreno arato
- CRONOLOGIA D'USO sec. XX metà
- LUOGO DI REALIZZAZIONE Castelmezzano (PZ) - Basilicata , ITALIA
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700132955
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0