pinza (per vinacce)
Oggetto in ferro forgiato a mano. I denti sono applicati con rivetti (chiodi ribattuti) in ferro stampato e saldato. E' formato da due parti uguali, congiunte, l'una rivolta verso l'altra, al termine di due lunghe sbarre d'impugnatura. Ciascuna barra termina con una forca a cinque denti, di cui i due esterni sono parte dello stesso pezzo di metallo. Su quest'ultimo si inseriscono gli altri denti, compreso quello collegato all'impugnatura. I denti sono piatti e i tre al centro sono più ravvicinati rispetto ai due estremi. La sbarra, partendo dal dente centrale della forca, si curva in modo tale da permettere che un perno la unisca all'altra dalla stessa forma e lasciando uno spazio vuoto di cm. 3 per permettere la perfetta apertura e chiusura della forca stessa e anche una migliore impugnatura. L'apertura massima delle forche è solo di circa 20 cm
- OGGETTO pinza per vinacce
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MATERIA E TECNICA
FERRO
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MISURE
Lunghezza: 124 cm
Larghezza: 24 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Agricoltura del Piemonte
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La donazione ha avuto luogo nel settembre del 1987. Si noti la pesantezza dell'arnese, costruito in ferro massiccio, materiale solido e resistente
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Vinificazione. A fermentazione ultimata, le grafe, grazie ai lunghi manici servivano a estrarre le vinacce dal fondo della botte. Non più in usoL'utente, in piedi sopra l'usciolo della botte, infilava le pinze aperte nell'apertura. Esse poi venivano chiuse dentro, afferrando le vinacce. Estratte le pinze, si riaprivano sul "seber" che, una volta pieno, veniva portato al torchio dove le vinacce erano torchiate. A quest'operazione si lavorava in due: uno riempiva il "seber" stando sulla botte, l'altro lo svuotava al torchio e ritornava a riempirlo
- CRONOLOGIA D'USO 1977 ante
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente locale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100043192
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0