centro storico, di crinale, Guardia Piemontese, Guardia Lombarda (denominazione storica), La Guardia (denominazione originaria), Vardia (denominazione idiomatica) (terzo quarto XIX)

Guardia Piemontese, 1863/01/22 - 1863/01/22

CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: La morfologia del territorio circostante il centro storico di Guardia Piemontese si compone, dal mare verso monte, dei seguenti elementi: piattaforma di abrasione recente coincidente con la spiaggia che, come visto, si estende da pochi metri a poche decine di metri; pianura costiera, su cui insiste l’abitato, di genesi alluvionale delimitata a monte da un’area di terrazzamenti marini talvolta passanti lateralmente ai conoidi di deiezione delle fiumare, conpendenze moderate costituite, da depositi detritici e conglomeratici immersi in una matrice di sabbia grossolana. L'ampiezza di tale area va riducendosi progressivamente verso sud fino ad annullarsi. Il contesto è caratterizzato dalla presenza di serie magmatiche intrusive, metamorfiche edoolitiche di grado da basso ad alto, poggianti su unità carbonatiche appartenenti al sistema Appenninico Maghrebide facilmente osservabili lungo la catena costiera e sul massiccio del Pollino. CARATTERI IDROGEOLOGICI: La caratterizzazione idrogeologica comprende filladi, scisticloritico-sericitici con intercalazioni di calcari cristallini e diquarziti, scisti quarzoso-feldspatici, scisti filladici, argilloscisti con intercalazioni di quarziti, appartenenti alla Formazione del Frido. Questi litotipi affiorando a sud del Pollino lungo la catena costiera all’incirca fino a Paola. Costituiscono il basamento cristallino premesozoico delle varie falde del Complesso calabride. La permeabilità perfessurazione è complessivamente da bassa a molto bassa in relazione allo stato di alterazione spinta e di tettonizzazione. Dal punto di vista idrografico il territorio presenta tre bacinie fanno riferimento alla fiumara Bagni (P=27km eS=24kmq), al fosso franzalia (P=4,3km e S=6kmq), fossotricardo (P=4km e S=5kmq) e fosso pietramenta (P=5km eS=6kmq). Oltre ai fiumi prima elencati nella parte nord del territorio si ha l'incisione del vallone Gianfilippo, vallone cognale gandino etc. CARATTERI ETNOLINGUISTICI: La presenza degli Occitani in Calabria risale al XIII sec,dopo che un mercante di Lione, Valdo, venne scomunicato per aver abbandonato i suoi beni e il suo lavoro e dedicarsi alla cura dei poveri seguendo la predicazione dei concetti evangelici. Ne nacque un movimento che sosteneva l’uguaglianza e l’umiltà di una classe ecclesiastica considerata superiore. Dalla scomunica si arrivò alla persecuzione ed i Valdesi, per sfuggire, trovarono riparo a Guardia Piemontese. SISTEMA EDILIZIO: L'impianto urbanistico di Guardia Piemontese ricalca per diversi aspetti quello dei centri delle valli piemontesi caratterizzati da stretti vicoli e stradine disposti a maglia ortogonale. Le strutture abitative, variabili ad uno o due livelli fuori terra, presentano una regolarità in pianta ed innalzato con ingresso caratterizzato da una scala. A memoria delle vicende storiche del borgo, in particolare della persecuzione dei Valdesi nel XVI secolo, le porte esterne sono dotate di "spioncini" imposti all'epoca dal Tribunale dell'Inquisizione al fine di controllare che all'interno delle case i superstiti alla strage del 1561 non praticassero riti eretici. SISTEMA DIFENSIVO: in epoca medievale l'intero borgo di Guardia Piemontese era cinto da un sistema di mura con postierle e porte. La "Porta del Sangue" è quella principale e si apre in corrispondenza dell'attuale Piazza della Strage. Realizzata in pietra tufacea con arco a tutto sesto, la "Porta del Sangue" è antecedente alla strage del 1561 e rappresenta uno dei primi esempi di portale realizzato da maestranze della scuola di scalpellini del vicino centro di Fuscaldo. Altre porte di dimensioni minori presenti lungo il perimetro delle mura, necessarie come vie di fuga in caso di improvviso pericolo, sono denominate ou Pountin e il Carruggio. Il castello di Guardia Piemontese fu edificato probabilmente nei secoli XV-XVI. Se ne conservano soltanto pochi ruderi in corrispondenza dell'omonima piazza. La Torre di Guardia Piemontese è coeva al castello e aveva la funzione principale di segnalare alle altre torri costiere la presenza di navi nemiche

  • OGGETTO centro storico di crinale
  • CARATTERI AMBIENTALI Catena costiera paolana. DATI GEOLOGICI: La maggior parte degli affioramenti geologici del territorio di Guardia sono formazioni metamofiche che risalgono al paleozoico e sono costituiti da gneiss e scisti biotitici grantiferi. Le rocce infatti sono resistenti all'erosione sebbene in alcuni punti presentano un alto grado di degradabilità. Risalenti al periodo cenozoico/miocene superiore sono le formazioni marine costituite da arenarie massicce grigie, giallo-brune, e bruno chiare localmente con orizzonti sabbiosi non cementati. Questo complesso presenta un'elevata resistenza all'erosione con permeabilità medio alta. Lungo la linea di riva si riscontra la presenza di formazioni continentali risalenti al periodo Neozoico/olocene costituite da alluvioni mobili ciottolose ed une e sabbia eoliche mobili. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: Guardia Piemontese presenta due nuclei urbani: il centro sorge a 514 metri sul livello del mare sul litorale tirreno della provincia di Cosenza, è localmente noto come Guardia Piemontese paese, mentre la frazione Marina, di recente sviluppo, è detta Guardia Piemontese Marina. Il comune si estende per circa 21 kmq ed ha una conformazione fisica-geografica simile a quasi tutti i paesi della costa. Versanti acclivi che cadono a perpendicolo sul mare. Confina con i Comuni di Acquappesa a Nord e Fuscaldo a Sud, mentre verso l'interno con i Comuni di Mongrassano e di Cetraro. Se si esclude la ristretta fascia di territorio pianeggiante che si affaccia sul mare (per un fronte lungo circa 2.800 metri),il territorio di Guardia Piemontese è praticamente collinare e montuoso (per una superficie complessiva di kmq.17,97) e partendo dalla costa tirrenica in direzione Nord-Est si spinge in breve verso la quota massima di 1.250 m s.l.m.(catena dell'appennino paolano-Serra Nicolino m 1.257).Il sistema idrografico territoriale vede la presenza della Fiumara Bagni che delimita il confine nord col Comune di Acquappesa e del torrente Lavandaia a sud che delimita il confine col Comune di Fuscaldo. Il clima è quello tipico della costa mediterranea, con estati torride e inverni assai miti. Zona climatica D
  • LOCALIZZAZIONE Guardia Piemontese (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Torre Pellice, Guardia Piemontese (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il centro di Guardia Piemontese fu fondato da una comunità di coltivatori Valdesi provenienti dalle valli piemontesi. Non è certo il periodo in cui questi giunsero in Calabria. Secondo una prima ipotesi i Valdesi arrivarono nel XIII secolo chiamati dal nobile lombardo Zanino del Poggio, insignito dal re Carlo d'Angiò del feudo di Fuscaldo di cui Guardia faceva parte. Il Valdismo era il movimento dei poveri di Lione, nato in Provenza nel XII secolo adopera di Pietro Valdo con lo scopo di riportare nella Chiesa gli insegnamenti di Gesù attraverso una vita di mortificazione e preghiera. I Valdesi intrapresero un cammino di predicazione del Vangelo in volgare in tutta la Francia finchè non furono condannati come eretici nel Concilio di Verona del 1184 e successivamente nel IV Concilio Lateranense del 1215. La scomunica ne comportò la dispersione in Italia settentrionale, Austria e Germania. La seconda ipotesi avanzata dagli storici in merito all'arrivo dei Valdesi a Guardia Piemontese vuole che questi vi giunsero nella prima metà del XIV secolo. Nel "Della Calabria illustrata" Padre Fiore riferisce che nel 1322 era signore di Guardia un certo Trosiligardoi. In mancanza di una documentazione attendibile relativa al periodo feudale di Guardia Piemontese anteriore al XVI secolo, si può ipotizzare che nel Quattrocento la Baronia fosse sotto il dominio dei Ruffo di Montalto cui succedette Marino Marzano, figlio di Covella Ruffo. Nel 1510 il feudo fu venduto al conte di Cariati, Giovan Battista Spinelli. Nel1532 il figlio Ferrante lo vendette allo zio Carlo Spinelli,duca di Seminara. Fu quest'ultimo uno dei principali responsabili delle torture e dei maltrattamenti che i coloni valdesi dovettero subire negli anni 1559-1561. Il convento dei Domenicani di Guardia fu costruito per volere di suo figlio, il Marchese Mario Spinelli, che così volle suggellare la vittoria paterna avendo modo di controllare i superstiti ed impedire la nascita di nuovi focolai valdesi. Per tutto il XVI secolo Guardia rimarrà sotto gli Spinelli. Nel 1558 giunse a Guardia Piemontese il "Barba" Stefano Negrin, pastore itinerante, originario di Bobbio Pellice (To),per portare conforto spirituale ai Valdesi di Calabria. Negrinvolle inviare a Ginevra una deputazione, con a capo il guardiolo Marco Uscegli, per far sì che fosse mandato in Calabria un nuovo ministro. La scelta cadde su Gian Luigi Pascale che giunse in Calabria nel 1559 per predicare il Vangelo ai Valdesi rimasti troppo a lungo privi di una guida spirituale. In quegli anni il re Filippo II aveva istituito il Tribunale dell'Inquisizione e cominciarono le prime persecuzioni degli eretici, prima in Spagna e successivamente in Italia. Il cappellano della famiglia Spinelli, Giovanni Antonio Anania da Taverna allertò il Card. Ghisleri, Sommo Inquisitore e futuro Pio V, dei focolai protestanti di Guardia e Fuscaldo e fu incaricato di "estirpare l'eresia" con l'ausilio dei Gesuiti e la sorveglianza del vescovo di Cosenza. Il 1 luglio dello stesso anno Pascale, Negrin, Uscegli e 24 valdesi furono convocati dal Marchese Spinelli e fatti prigionieri. Ebbe inizio così un lungo processo che da Fuscaldo li portò a Cosenza, Napoli e in fine a Roma. Morirono tutti in seguito alle torture e il Pascale fu impiccato a castel S. Angelo e arso a rogo. Inseguito a questi tragici avvenimenti la furia degli inquisitori non si placò finchè nella notte del 5 giugno 1561 riuscirono a eludere i guardiani e entrare in paese facendo strage dei Valdesi che furono crudelmente trucidati. Si salvarono solo quanti rinnegarono la propria fede e subirono l'umiliazione di indossare l'"abitello" giallo con la croce, assistere alle Messe, confessarsi e comunicarsi. Le case furono incendiate, i terreni confiscati e devoluti alla regia camera e in seguito, per volontà del re Filippo, alle famiglie cristiane. Il cav. Spinelli fu insignito del titolo di Marchese e gli furono attribuiti tutti i beni dei giustiziati. Con il nuovo ordinamento amministrativo dei Francesi del19 gennaio 1807, Guardia divenne Luogo, Università nel governo di Cetraro. Il 4 maggio 1811 furono attribuite al territorio di Guardia le frazioni di Casaletto e Intavolata e venne trasferita nella giurisdizione di Paola. Il 1 maggio1816 ritornerà nel circondario di Cetraro. Il terremoto del 1905 causò diversi danni alle abitazioni di Guardia Piemontese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174314
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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