Palazzo di Giustizia

Comune Di Lucera, 1808/00/00 - 1808/00/00

Nel suo maestoso prospetto il Palazzo di Giustizia appare diviso in tre ordini di piani da cornici marcapiano. Anche verticalmente il prospetto si mostra diviso in tre settori geometrici: uno più ampio centrale, fiancheggiato da due sezioni laterali lievemente aggettanti, con cantonali a bugnato. Al centro del pianterreno si apre il portale di accesso con arco a tutto sesto, cornice modanata e conci a bugnato, sul quale poggia il balcone di rappresentanza con soglia modanata su possenti mensole. Al piano terra il fronte è scandito da aperture arcuate, un tempo quadrangolari; mentre ai piani superiori da finestre con soglia modanata, cornice lineare e trabeazione modanata. Le cornici marcapiano, che scandiscono i livelli, accennano alle fasi della costruzione e degli ampliamenti e terminano con un cornicione modanato sostenuto da una teoria di mensole; in cima svetta la torretta dell'orologio. Sugli altri fronti, con rivestimento in mattoni facciavista, il palazzo si mostra scarno e privo di qualsiasi richiamo all'architettura della facciata; soprattutto il lato posteriore presenta un aspetto irregolare per via dei corpi aggiunti ai vari livelli ed anche la fiancata destra appare piuttosto discordante per l'insieme disordinato delle sue aperture. Nei fronti secondari, ai piano terra sono ricorrenti portali o finestre a sesto ribassato con cornice lineare in mattoni e ai piani superiori finestre con soglia modanata, cornice lineare e trabeazione modanata similaari a quelle già presenti sul fronte principale. Sul prospetto sul retro è presente un portale con arco a tutto sesto, ghiera e concio di chiave in mattoni, che in origine dava accesso all’Archivio di Stato e scala di sicurezza. Sulla volta dell'atrio è collocato l'emblema cittadino: un leone in campo azzurro che regge con una zampa l’asta di una bandiera contenente l’effigie di S. Maria Patrona di Lucera, il tutto sormontato dall’antico acronimo S.P.Q.L., Senatus Popolusque Lucerinus. L’austero scalone, che si sviluppa in un vano movimentato da agili arcate, è illuminato in alto da un grande lucernario circolare. AI secondo piano nell'aula della Corte d'Assise, al centro della volta a botte, magnificamente adorna di motivi geometrici, campeggia il grande affresco della Giustizia. Affrescata egregiamente è anche l'aula della Cancelleria al primo piano, dove la volta è tutta interessata da splendide decorazioni pittoriche: in una cornice al centro è affrescato un manto araldico che accoglie uno scudo crociato sorretto da due leoni: simbolo dell'autorità dello Stato sabaudo. Affrescate sono anche le volte della sala dei magistrati e l'aula della Sezione civile intitolata al giudice Biagio Ciliberti

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