Il Palazzo presenta due piani fuori terra; è costruito per intero in laterizio ad eccezione dei cantonali realizzati con conci di pietra regolari . Al piano terra si conservano le strutture originarie; mentre, la parte superiore coincide con l’ampliamento di fine ‘800. La facciata principale coincide con il lato corto del fabbricato: al piano terra, in posizione centrale è collocato il portale di accesso, con arco a tutto sesto, a bugnato e concio di chiave a voluta, sovrastato dal balcone di rappresentanza con soglia modanata su mensole in pietra. Il portale principale è affiancato da due portali minori con arco a sesto ribassato e cornice lineare in pietra a cui corrispondono in asse due balconi al piano superiore. Le porte-finestre hanno cornice lineare e trabeazione modanata in mattoni. Il cornicione è realizzato con cornice modanata in mattoni. Il prospetto sulla piazza ripropone il medesimo partito decorativo con quattro portali a sesto ribassato al piano terra e due balconi e due finestre al piano superiore. Attraverso l’androne, coperto con volta a botte a sesto ribassato unghiata, si raggiunge la scala. Sotto il pavimento dell’atrio si trova ancora l'antica cisterna, alla quale si attingeva da una nicchia presente nel muro. La prima rampa della scala, affiancata da due archi a tutto sesto, adduce al livello della corte. A partire dal primo pianerottolo la scala, illuminata da un caratteristico lucernaio, si diparte in due rampe e raggiunge gli ingressi degli appartamenti. Tutte le stanze hanno le volte decorate con composizioni floreali e puttini; in una stanza la decorazione è corredata dal monogramma GT: Giuseppe Tommasone; i pavimenti sono parte in cotto e parte in splendide piastrelle del primo Novecento. Nello studio l'arredo è quello originario. Questo palazzo in principio disponeva di una piccola cappella, in cui officiava il can. Michele Tommasone, fratello dell'avv. Giuseppe