Tempietto sull'isolotto, ruderi del lago

Ministero Della Cultura/reggia Di Caserta, XVIII sec - XIX sec

Pianta: isolata, rettangolare+ellittica, prostilo Numero dei piani: (in piano), livelli continui, 1 Coperture: volta pseudo-ellittica Volte o solai: volta pseudo-ellittica Scale: pseudo-crepidoma Tecniche costruttive: muratura in tufo, intonacata Pavimenti: di tipo veneziano Decorazioni esterne: lesene, portale, cornici in stucco; nicchie con statue Strutture sotterranee: fondazioni non accertabili in tufo

  • OGGETTO tempio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Campano
  • ATTRIBUZIONI Vanvitelli Carlo (1739-1821): progetto
  • NOTIZIE Sull’isolotto maggiore del Laghetto dei Cigni, si elevano le vestigia di un tipico tempietto romano ellenistico, pseudo periptero, semi nascosto tra gli alberi. Dalla riva del lago, il rudere si presenta come naos prostilo, aptero, dal pronao tetrastilo, di rodine corinzio, rovinato per metà; rimangono a destra due colonne dimezzate e a sinistra due intere, sormontate dalla trabeazione angolare. La pars postica sembra continuare in un adyton o in un opistodomos scomparso nel tempo. L’isola appare come crepidoma galleggiante di un tempio greco, ma la gradinata dell’imbarcadero fronteggiante in asse la pars antica sembra condurre dall’acqua sullo stilobate di un podio italico. Lesene, rivestimenti marmorei, paramenti romani ricoprono a stucco le pareti in tufo del naos; i prospetti nord e sud sono finestrati, la facciata occidentale inquadra un’alta porta centrale tra due nicchie con statue acefale; un timpano sulla trabeazione suggerisce l’assenza di un tetto a doppia falda. Ma approdati sull’isola, attraversato lo spiazzo antistante il boschetto e il varco nell’invisibile fronte orientale, si scopre che il naos parallelepipedo ingloba al suo interno un tholos elissoidico che, con la sua volta ribassata, ricopre l’invaso/Nel 1792 Carlo Vanvitelli presenta il plastico in legno dell’isola “con pagliara ad architettura antica”. L’anno dopo inizia la costruzione del rudere antico; vengono inseriti nell’edificio reperti archeologici provenienti dai depositi borbonici, “due colonne di granito biggio” di ordine corinzio. Tra il ’97 e il ’98 il progetto vanvitelliano è terminato. Nel 1827 l’architetto paolotti riceve l’incarico di completare le rovine del pronao tetrastilo e di progettare un “casotto per ricovero dei cigni” sull’altra isoletta. Resta da chiarire: il naos quadrangolare circoscritto intorno al tholos (ex-pagliara di mattoni?) è un ripensamento del Vanvitelli o un rifacimento postumo del Paolotti? Alla luce dell’ultimo restauro sembra più probabile la prima ipotesi. Dopo il 1987 l’isolotto è stato liberato da tutta la vegetazione infestante ed il tempietto restaurato: il rivestimento marmoreo di stucco, gravemente danneggiato dalle intemperie e dall’umidità ambientale, è stato sostituito da stesure di intonaci in tinte, tranne che per i paramenti murari sulla facciata orientale
  • LOCALIZZAZIONE Caserta (CE) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500205212
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA prospetto (1)
    prospetto (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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