Edificio a pianta basilicale a tre navate concluse da tre absidi a pianta semicircolare e divise da una duplice fila di colonne. Ogni fila è composta da sette colonne di spoglio con basi e capitelli antichi di varie forme e dimensioni sulle quali si impostano sei archi a tutto sesto intonacati. Di queste colonne otto sono in pietra locale, tre di granito e le rimanenti sono scanalate. La navata centrale è coperta con un tetto a falde con capriate lignee a vista; nella parte alta si aprono monofore in corrispondenza degli archi sottostanti. Le navatelle laterali, più basse della navata centrale, sono coperte con un solaio in legno con travi a vista, e presentano monofore sui fianchi. Le monofore sono realizzate in pietra traforata a creare motivi geometrici e floreali stilizzati. Di queste solo alcune sono originali, le altre rifatte durante il restauro degli anni Trenta. Nell’abside centrale vi sono due colonne angolari più piccole e senza base; l'abside destra presenta affreschi medievali raffiguranti S. Antonio e S. Francesco. Pavimento in cemento. L'ingresso, posto originariamente sulla parete opposta a quella absidata e situato ad occidente, attualmente si apre lungo la navata di destra ed è costituito da un semplice portale in pietra con stemma della famiglia Carafa. L'unico prospetto, quello laterale, presenta una loggia ad arcate con un ordine inferiore di monofore. Strutture verticali in muratura mista rifinita ad intonaco liscio; copertura a tetto con capriate lignee e manto in tegole e coppi. Struttura sotterranea con cripta. Nella navata di destra, nella parte mediana è posta la scala di accesso alla cripta. Il campanile è posto sul lato del convento esposto a mezzogiorno: affiancato alla navata destra della chiesa in cui è inglobato parte del basamento. La pianta è a forma quadrata e si articola in tre piani chiusi da una celletta a forma cilindrica sovrastata da un cono. Nel primo e secondo piano troviamo delle piccole aperture quadrate, poste sul lato esterno, mentre al terzo piano si aprono quattro monofore, una per ogni lato: quattro piccole monofore, distribuite simmetricamente e corrispondenti alle precedenti, sono poste sulla circonferenza della celletta. Nel suo insieme si presenta semplice e squadrato, tipico dell'architettura romanica meridionale. Sull'esterno ritroviamo delle decorazioni a tarsie murarie in tufo: la prima conclude il primo piano e si ritrova all'altezza delle arcate della loggia; la seconda è posta al di sotto del davanzale della monofora della cella campanaria, alla distanza di un metro e mezzo circa dall'altra