Complesso conventuale di Santa Chiara

Nola, 1860

Il complesso si sviluppa su di una pianta a corte e presenta due chiostri, per un'altezza che varia da un minimo di due a un massimo di tre livelli. La struttura portante è costituita da pareti in muratura di tufo mentre a semplici solai in legno si alternano ambienti coperti da volte a crociera o a botte. La copertura dell'intero bene è piana ma non calpestabile, tranne che per il retrocorpo, dove abbiamo coperture a tetto rivestite di coppi in laterizio

  • OGGETTO convento-delle clarisse
  • AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
  • NOTIZIE Il prospetto principale del complesso è caratterizzato dalla vicinanza di due elementi stilisticamente contrastanti: un portale trecentesco di accesso al convento ed uno barocco, caratterizzato da un particolare complesso decorativo in marmo, costituito da un busto centrale in cui è raffigurata la Santa, arricchito da volute e motivi floreali. Attraverso questo ingresso si accede al parlatorio, chiamato comunemente "Sala Mozzillo" dal nome del pittore che nel XVIII secolo decorò interamente la tela del soffitto. Il fastoso affresco è delimitato da una cornice a finte prospettive architettoniche e si compone di quadretti monocromi, in stile pompeiano, circondati da fantasiosi motivi zoomorfi. Nella sala sono conservati anche alcuni quadri, figure e labori di ebanisteria ottocentesca. Il complesso conventuale si sviluppa su di una pianta complessa, che per semplicità di esposizione potremmo definire quadrata. L'ala sinistra è caratterizzata dalla presenza delle due chiese (quella trecentesca e quella barocca) separate da un primo chiostro, il più antico, dalla forma irregolare, perché manomesso a più riprese. Esso offre ancora la penombra di due lati porticati contigui: quello medievale addossato alla navata di Santa Maria Jacobi; quello a est, di stampo rinascimentale, diventato l'atrio-disimpegno del convento. Il convento è coperto da una successione di volte a vela ed è inquadrato da una serie di archi a tutto sesto sorretti da particolari pilastri ottagonali in piperno, la cui sommità presenta singolari decorazioni geometriche. Da questo atrio, attraverso una serie di ambienti coperti sempre da volte a crociera, si arriva al secondo chiostro, settecentesco, dove si possono notare cospicui segmenti residui dei muri perimetrali e parapetti di loggette, gli uni e gli altri alleggeriti da singolari oculi mistilinei. Questi ambienti, che si sviluppano su tre piani presentando anche un sottotetto, erano destinati a dormitori per le monache di clausura. Degno di nota è poi il refettorio, che conserva integre le strutture portanti e la volta a botte del XV secolo ma che ha perduto quasi del tutto la decorazione pittorica: sono sopravvissuti soltanto i due affreschi delle lune dei lati brevi. Il primo, sulla porta d'ingresso, conserva una piccola Annunciazione. Il secondo affresco, in fondo alla sala, è probabilmente di scuola napoletana settecentesca e raffigura una "Lavanda dei piedi". Degni di attenzione sono i lunghi tavoli antichi su cui le suore consumavano i pasti e il raffinato pulpito barocco
  • LOCALIZZAZIONE Nola (NA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO via Santa Chiara, n. 28, Nola (NA)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500000011A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2021
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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