Strada del Vallone

Regione Friuli Venezia Giulia, post 1930/00/00 - ante 1938/00/00

Il tratto della “Strada del Vallone” nel Comune di Savogna d’Isonzo confina a nord con l’aeroporto di Gorizia e prosegue verso sud lambendo, a est, il confine con la Slovenia; continuando il percorso si passa nelle vicinanze degli abitati di Rupa e di Peci e si attraversa il fiume Vipacco per arrivare, nel tratto meridionale del Comune di Savogna d'Isonzo, a ridosso del Monte Brestovec. Qui sono presenti importanti testimonianze della Grande Guerra con trincee e cannoniere recentemente restaurate e collegate ad un interessante percorso storico-didattico. Questa zona fu un prezioso punto di controllo dell’esercito austro-ungarico e, dopo la Sesta battaglia dell’Isonzo, un rilevante trinceramento italiano; la sua importanza strategiche continuò anche durante la Guerra Fredda, come testimoniato dalla presenza di una casamatta. Sul lato opposto al Brestovec un’altra altura, il Nad Logem, ora in territorio sloveno, ebbe un considerevole ruolo strategico nella Prima Guerra Mondiale. In questa zona tra i numerosi soldati presenti nelle dure battaglie dell’Isonzo ricordiamo il fante poeta Ungaretti. Anche Gabriele d’Annunzio e lo scrittore inglese Rudyvard Kipling, premio Nobel per la letteratura nel 1907, visitarono il luogo. La strada, in questo tratto del territorio ha un andamento leggermente sinuoso ed è caratterizzata da filari di cipressi piantanti in epoca fascista di cui rimangono alcuni esemplari originari

  • OGGETTO strada commemorativa/ ai caduti della prima guerra mondiale
  • AMBITO CULTURALE Periodo Fascista
  • NOTIZIE La “Strada del Vallone” inizia da San Giovanni di Duino, dove si rileva il Monumento alla Terza Armata, unica testimonianza esistente del grande progetto che doveva valorizzazione il Carso isontino, luogo di cruente battaglie durante la Grande Guerra, per arrivare all’aeroporto di Gorizia. Dopo la Grande Guerra furono esumate le numerose salme dei soldati caduti sul fronte orientale, molti saranno traslati nei sacrari monumentali di Redipuglia, Oslavia per citare i più importanti. Molte furono le salme inumate nei piccoli cimiteri carsici. Per ricordare i numerosi caduti che combatterono in questa parte del confine italiano, fu creata negli anni Trenta del Novecento una zona sacra, monumentalizzando la “Strada del Vallone”, già presente sin dal 1826 nel tratto da San Giovanni di Duino a Devetaki e ampliata durante il periodo fascista fino a Gorizia. Il progetto originale del 1928 prevedeva di valorizzare l’intera valle dell’Isonzo fino a Caporetto. Il percorso realizzato fu scandito da un doppio filare di cipressi (albero che simboleggia l’immortalità), per commemorare i caduti in questa zona d’Italia e celebrare la vittoria. Le origini della strada sono molto più antiche, secondo alcuni storici sarebbe stato l’alveo di un affluente del fiume Vipacco. Quest’arteria era il collegamento più rapido da Gorizia al mare, vi passava la “strada del ferro” percorso che portava questo materiale (assieme a zinco e piombo) dalle cave del Predil, (Comune di Tarvisio), all’Adriatico
  • LOCALIZZAZIONE Savogna D'isonzo (GO) - Friuli-Venezia Giulia , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 06-ICCD_MODI_1977093791851
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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