L’area scelta per il nuovo edificio si trovava a Nord della città, tra il piazzale d’ingresso della fabbrica e il canale-strada statale. La struttura, con sviluppo orizzontale e base rettangolare, comprende un seminterrato, un piano rialzato con più livelli collegati da scale e rampe e un soppalco sovrastante. La copertura piana in laterizio armato, rivestita in rame all’esterno e in legno all’interno, varia in alcune parti con telai metallici. Le scale esterne sono in cemento armato con rivestimento in pietra naturale, mentre quelle interne in legno; per i pavimenti esterni è stato utilizzato il marmo, mentre per quelli interni il cotto. Le strutture verticali sono state realizzate in muratura con ossatura in cemento armato, con dettagli in pietra d’Istria e rivestimenti in mattone faccia vista, richiamando lo stile degli edifici di rappresentanza della città progettati da De Min circa trent’anni prima. La facciata è arricchita da finestrature a nastro e da una fascia metallica di rivestimento, mentre sul lato Sud spicca un grande occhio semi-circolare che illumina l’atrio e si apre sul piazzale Marinotti. Nonostante le innovazioni moderne, l’edificio si inseriva in continuità con il nucleo originario, già definito dall’aspetto esterno. L’edificio, pensato come spazio di rappresentanza e formazione, è strutturato come un grande spazio espositivo su più livelli, con una sala conferenze e opere di artisti come Enzo Mari, Angelo Biancini e Giancarlo Sangregorio, nonché reperti archeologici. La potenza industriale della società viene esposta nel seminterrato vero e proprio, attraverso una lunghissima e impressionante serie di plastici che ancora oggi ben descrivono l’imponenza delle strutture produttive della S.N.I.A. Viscosa all’inizio degli anni Sessanta. Il CID ospita inoltre mostre temporanee. La Torre Panoramica è alta 47 metri ed è situata a est del C.I.D. Presenta struttura in cemento armato intonacato, balconi panoramici e una piattaforma belvedere