Cappella di Sant'Andrea

Codroipo, - 1686

L'edificio a pianta centrale con vano ottagonale, l’interno è scandito da quattro grandi archi, delimitati da semicolonne tuscaniche, per focalizzare l’attenzione su ingresso, presbiterio e i due altari laterali. Il prospetto è caratterizzato, al centro della fronte principale, da colonne tuscaniche binate su piedestallo reggenti la trabeazione, conclusa dal timpano triangolare, con al suo interno lo stemma in pietra dei Manin. Sulla cornice di coronamento sono state disposte varie statue, realizzate in pietra tenera di Vicenza: sopra la linea di gronda trovano posto le immagini dei Quattro Evangelisti; alla sommità del timpano fu collocata, a figura intera, la Madonna col Bambino e due figure velate, distese, una per parte, sugli spioventi. Il portale d'entrata, caratterizzato da un arco a tutto sesto con una testa d’angelo nella chiave di volta, è sovrastato da un timpano spezzato; nella nicchia al centro è collocato un robusto Gesù bambino, mentre due donne velate, semidistese, occupano le semiarcate laterali. Ai lati del presbiterio due porte immettono nella sacrestia retrostante: il deambulatorio di sinistra è fiancheggiato da una serie di lapidi che ricordano i rappresentanti della famiglia Manin, il corridoio gemello ospita altre epigrafi relative ad altri defunti della casata. La sacrestia collega l'ambiente sacro e il retrostante nucleo dominicale. Il vano rettangolare è ornato da un pavimento a marmi bicolori secondo un motivo ripetuto a cuspidi, l'interno sono presenti opere dello scultore Giuseppe Torretti (1661-1743) e del pittore Francesco Fontebasso (1707-1769). In questi vani è conservata un antico lavabo (scuola del Pilacorte) probabilmente risalente alla chiesa preesistente

  • OGGETTO cappella-nobiliare
  • AMBITO CULTURALE Rossi Domenico
  • NOTIZIE Le più antiche notizie certe della chiesa risalgono alla metà del Cinquecento. Nella relazione della Visita Pastorale risalente al 1603. Fu Ottaviano Manin (1596-post 1640), uomo d'arme e fratello di Lodovico I ad ingiungere ai familiari, nel suo testamento redatto nel 1640, il compito del necessario abbellimento dell’edificio, con interventi riguardanti l'altar maggiore, il campanile e il portale d'ingresso, nonché i convenienti arredi liturgici. Nel 1686 la famiglia Manin inviò una supplica al Patriarca per demolire l’antica cappella e innalzare un nuovo e più degno edificio
  • LOCALIZZAZIONE Codroipo (UD) - Friuli-Venezia Giulia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza dei Dogi, Codroipo (UD)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600008089
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2018
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA Disegno (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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