Il complesso di Lauzacco è costituito da un corpo principale affiancato da due ali laterale e da due barchesse, a esse perpendicolari, che formano un impianto a “C” e racchiudono il cortile d’onore. L’architettura è semplice, sobria, elegante ma non sfarzosa. La casa padronale è costituita da un edificio centrale a tre piani che, assieme ai due annessi più bassi, forma una larga facciata che si sviluppa su quindici assi di fori allineati tra loro. Il centro è accentuato da un portale ad arco al piano terra sovrapposto da una monofora con timpano spezzato nel quale campeggia lo stemma di famiglia, entrambi dotati di eleganti cornici che vanno a costituire un unico elemento ornamentale. In sommità chiudono la facciata degli imponenti camini. Il fronte posteriore che si proietta sul parco, ricco di varie essenze, riprende lo schema del fronte principale. La planimetria presenta al centro lo schema del palazzo urbano, con il salone continuo e quattro ambienti laterali; a questo gruppo centrale di vani, si aggiungono su entrambi i lati quattro ulteriori stanze al piano nobile. Lo scalone interno, con rampe aperte intorno ad un ambiente rettangolare, permette un accesso al salone assai più ricco di effetto, rispetto alle strette e ripide scale a due rampe venete poste esternamente. Internamente alla villa sono presenti ambienti affrescati da Fabio Beretta. L’accesso alla villa è costituito da un portone pedonale ad arco a tutto sesto in ferro battuto e da un elegante portone carraio delimitato da due pilastri in bugnato collegati da un elemento in ferro battuto raffigurante due capre rampanti e l’aquila bicipite, stemma della famiglia Beretta