casseruola (Tassinari G 2200)
Ercolano,
ca 1 d.C - ante 79 d.C
Recipiente con vasca poco profonda emisferica, dotato di un labbro appena everso, ingrossato; dall’orlo arrotondato si diparte il manico piatto, non precisamente dritto e leggermente soprelevato rispetto all’orlo, a profilo concavo, con terminazione a cerchio con foro a crescente lunare. Fondo piano
- OGGETTO casseruola tassinari g 2200
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ a incisione
bronzo, battitura
bronzo/ fusione a cera persa/ politura
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MISURE
Profondità: 6 cm
Lunghezza: 27 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI - UTENSILI - OGGETTI D'USO/ CONTENITORI E RECIPIENTI
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le casseruole con foro a mezzaluna sul terminale del manico sono solitamente identificate per la prima volta nel 1951 da Eggers nei tipi 137–138 che si differenziano nella vasca più o meno profonda. Sostanzialmente questa differenza è mantenuta anche nelle successive classificazioni: per Pompei la Tassinari (1993, tipi G 2100 e G2200), in Dacia da Mustață (2017, tipo 1.2), solo lo studioso da Carandini parla di un unico tipo, il VI “manico a disco con traforo semicircolare” (1977, p. 165). Questa tipologia di vasellame bronzeo è del resto assai nota nel mondo romano, sia in termini spaziali che temporali. La produzione delle diverse tipologie probabilmente è campana, anche se note sono le varianti galliche. La grande abbondanza nelle città vesuviane per tutto il I sec. d.C. testimonia un'industria vivace fino al momento stesso dell’eruzione (Mustață 2017, p. 89)
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925713
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0