matrice di fusione bivalve (matrice per tessere)

Ercolano, ca 27 a.C - ante 79 d.C

Matrice di fusione bivalve in calcare compatto, per tessere di piombo o in altro metallo. Costituita da due elementi, parallelepipedi con due fori passanti, disposti in diagonale agli angoli opposti, in uno di essi i resti del perno di fissaggio, realizzato in ferro. Entrambe le valve presentano tre lati finiti ed uno, quello in corrispondenza del canale centrale, con segni di rilavorazione (forse accorciato); la faccia interna, lisciata, ha il canale centrale per la colatura del metallo fuso collegato ‘ad albero’ a 6 canali minori terminanti in altrettante tessere di forma circolare recante al centro, in negativo, l’incisione con iscrizione. I lati esterni sono sbozzati grossolanamente a scalpello

  • OGGETTO matrice di fusione bivalve matrice per tessere
  • MATERIA E TECNICA calcare/ intaglio
    a scalpello
    calcare/ a incisione
  • MISURE Lunghezza: 12.2 cm
    Spessore: 2.9 cm
    Larghezza: 9.9 cm
    : 9.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE FUSIONE E FORGIATURA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Deposito
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La realizzazione di tessere in metallo, generalmente piombo, è documentata a partire dall’età imperiale in tutto il mondo romano ma con origini in quello greco/orientale. Le tessere sono molto spesso di difficile interpretazione, in quanto non sempre se ne comprende la loro destinazione d’uso, esse infatti investono tutti gli aspetti della vita nel mondo romano. In generale si può parlare di un uso ‘paramonetali’ con un valore “monetario” simbolico: per regolamentare le frumentationes, gli spetacula, i rapporti tra padroni e clienti, per l’organizzazione dei collegia, di feste religiose, come donativi, portafortuna, moneta di necessità o addirittura aiuto per i calcoli, scene erotiche ect. Rostowzew in base ai tipi rappresentati individua tre classi principali: Tesserae publicae, T. privatae e T. incertae, (Rostowzew, M. 1905). Quelle private sono le più numerose e le più diversificate, spesso riportano nomi propri, talvolta nomi femminili, per lo più cognomen, molte volte si ritrovano sole le iniziali; alle lettere possono essere associati anche oggetti di varia natura: a carattere commerciale e non, animali, raffigurazioni di divinità o simboli vari. Tra le divinità più rappresentate c’è Mercurio, in diverse varianti e similarmente al reperto è frequente la raffigurazione di due lettere contrapposte e il caduceo di Mercurio al centro (Rostowzew, M. 1903, T. deorum imaginibus signatae, pp. 317-318-319, n. 2760, n.2765, n. 2780, n.2781)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500898546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Regione Campania
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • ISCRIZIONI a corona intorno ad un punto - TITHASI - latino - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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