statuetta

Minerva, Ercolano, 69 d.C - 79 d.C

Statuetta in bronzo raffigurante la dea Minerva stante su base quadrangolare. La statuetta poggia su un'elegante plinto quadrangolare modanato sorretto da quattro pieducci angolari

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ cesellatura
  • MISURE Altezza: 17.8 cm
  • CLASSIFICAZIONE SCULTURA/STATUARIA MINIATURISTICA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Minerva è una delle divinità più frequentemente presenti nei larari domestici vesuviani, in ragione della sua funzione di protettrice dello Stato e quindi della famiglia, come conferma il contesto di rinvenimento della statuetta in esame. La stessa, difatti fu portata alla luce nella Casa del Graticcio dove, al piano superiore, oltre ai resti di un frontoncino di un'edicola, era un armadio di legno che conteneva dieci statuette di bronzo di diverso soggetto, fattura e dimensioni. Il luogo di esposizione dei bronzettirientra in quella categoria di armadi confunzione di larario, documentati anchenella Casa di M. Gavius Rufus a Pompeie nella Casa del Sacello di Legno ad Ercolano (vedi F. Giacobello, Testimonianzedel culto dei Lari dall’area vesuviana. Significato enuove interpretazioni, in M.Bassani, F. Ghedini (a cura di), Religionem significare.Aspetti storico-religiosi, strutturali, iconografici emateriali dei sacra privata, Atti dell’Incontro distudi, Padova, 8-9 giugno 2009, Roma 2011, p. 69). All'interno dell'atrio della casa vennero alla luce altre due statuette di bronzo, una statuetta di Lare (n. inv. 75519) e la nostra Minerva, appartenenti con tutta probabilità ad un altro larario-armadio dello stesso tipo, ma di dimensioni più modeste. La statuetta riproduce un tipo statuario che,per l’impostazione della figura, stante e ieratica, per il braccio abbassato lungo il corpo a stringere lo scudo e la lancia, per il braccio destro piegato ad angolo retto e l'elmo corinzio crestato, è riconducibileall’Atena Parthenos di Fidia, pur rielaborandolo e semplificandolo. L'egida posta diagonalmente a coprire il braccio sinistro consente l’inserimento della statuetta in una serie esaminata dalla Kaufmann-Heinimann (1998, pp. 54-55, fig. 25) caratterizzata dalla forte variabilità, che trova un suo riferimento iconografico nella cosiddetta Atena Cherchell, di età tardo-classica. Esemplari simili provengono dalla Casa di L. Popidio Secondo a Pompei (Kaufmann-Heinimann 1998, p. 214, n.GFV7) e dalla stessa Ercolano (ora conservata al Museo archeologico Nazionale di Napoli, vedi Muhlenbrock/ Richter 2005, p. 331; Collezioni Museo 1986, p. 188, n. 115)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500065099
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
    2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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