anfora da trasporto (Dressel 21)

Ercolano, post 1 d.C - ante 79 d.C

Argilla rosa-arancio in frattura, grigiastra in superficie, inclusi neri, brillanti, di ridotte dimensioni; larga imboccatura con orlo ad anello distinto, tramite una strozzatura, dal collo troncoconico che prosegue senza trapassi nel corpo ogivale allungato terminante in un puntale pieno cilindrico; anse impostate sotto il labbro e alla base del collo a sezione piano-convessa lievemente insellate

  • OGGETTO anfora da trasporto dressel 21
  • MATERIA E TECNICA argilla/ a tornio
  • MISURE Diametro: 23.5 cm
    Altezza: 86 cm
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI - UTENSILI - OGGETTI D'USO/ CONTENITORI E RECIPIENTI/ CERAMICA/ Anfore da trasporto
  • AMBITO CULTURALE Produzione Siciliana
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’anfora è ascrivibile al tipo 21 del Dressel e, nell'ambito dell’ulteriore articolazione della tipologia strutturata da Botte, rientra nel gruppo 1a, la cui produzione si colloca nel I d.C. Riguardo al luogo di realizzazione la presenza di alcuni tratti che, come ricorda la Toniolo, sono distintivi della produzione di Alcamo, quali le solcature sull’ansa e la mancanza della concavità all’interno dell’orlo, presente invece su diversi esemplari pompeiani, nonché il tipo di argilla con la caratteristica superficie grigiastra avvalorano l’ipotesi che il nostro esemplare sia stato fabbricato ad Alcamo Marina. Riguardo al contenuto, la tradizionale interpretazione di recipienti destinati al trasporto di frutta in base alla lettura dell’iscrizione MAL CUM come “mala cumana” è stata in tempi più recenti rimessa in discussione. La Stefani, reinterpretando l’iscrizione, ipotizza che queste anfore fossero destinate al trasporto della salsa di pesce, ma Botte propone venissero usate per portare tranci di pesce salati o altri prodotti ittici e in quest’ottica reinterpreta il titulus MAL ipotizzando si faccia riferimento alle cozze, una delle risorse economiche di Cuma tanto da comparire su alcune emissioni monetali, oppure a pesci di grossa taglia. Rispetto a queste differenti posizioni va detto che l’ampia imboccatura induce ad escludere il trasporto di liquidi quali la salsa di pesce facendo propendere per alimenti solidi e in questa direzione va inquadrato il rinvenimento di un gran quantitativo di queste anfore nella Bottega del Garum di Pompei (I, 12, 8), un importante centro di produzione, trasformazione e distribuzione di salse e tranci di pesce salato all’interno della cittadina vesuviana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500005994
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Napoli e Caserta
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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