CASTELLO MEDIEVALE DI BESTAGNO (struttura di fortificazione castello militare)

Pontedassio, ca XII - ca XIV

Sopra un’altura in posizione isolata sorgono i ruderi del castello di Bestagno, costituiti da strutture murarie di varie epoche comprese tra il XII e il XIV secolo, che recano i segni della distruzione compiuta dagli spagnoli nel 1611. Antica roccaforte e teatro di aspre battaglie esso costituisce, almeno nel suo impianto originario, un ottimo esempio di architettura militare medievale del XII secolo. La costruzione del castello va collocata probabilmente intorno alla prima metà del X secolo, periodo in cui si acuiscono le invasioni dei Saraceni, con il duplice scopo di servire da rifugio per le popolazioni dell’immediato entroterra di Oneglia nella Valle Impero e, contemporaneamente, grazie alla sua posizione strategica, ricevere segnalazioni dal mare in caso di eventuali invasioni o pericoli e ritrasmettere i segnali alle posizioni dell’alta vallata. A breve distanza dal castello, infatti, esisteva una torre di avvistamento in connessione visiva diretta con la torre di Santa Lucia di Pontedassio. Tuttavia, le più antiche delle strutture conservate risalgono al XII secolo, si tratta di muri poderosi facenti parte del corpo centrale del castello che disegnano un perimetro con pianta “a incudine” e sorreggono un terrapieno, al di sotto del quale si trova un sotterraneo a volta. Questi muri sono realizzati in pietre eterogenee per forma e dimensione, ma che, nell’insieme, presentano una fattura piuttosto curata. È da notare l’andamento circolare della muratura verso sud, in contrasto con la terminazione squadrata e più tronca a est, dove si innesta una torre quadrangolare, fiancheggiata tuttora da resti della cisterna del castello. L’accesso attuale alla costruzione, che probabilmente ricalca quello antico, si trova sul lato sud, l’unico che non presenta strapiombi o anfratti particolarmente scoscesi (il muro con un grande arco, costruito sulla viva roccia che precede l'accesso al castello, non fa parte del castello stesso, ma è il residuo di una muratura sulla quale passava l'acquedotto); da qui si arriva ad un passaggio sormontato da una volte a botte leggermente ribassata. Dal momento che è possibile osservare, lungo le fiancate, le tracce dei fori per fissare le porte e al di sopra, coperte attualmente dalla vegetazione, le caditoie, si è ipotizzato che questa dovesse essere l’entrata al castello fin dall’epoca della sua costruzione. Le mura del lato ovest sono fiancheggiate da un camminamento delimitato a sua volta verso l’esterno dai resti di altre cinte murarie successive a cui appartiene anche la torre quadrangolare a nord-est della costruzione, distaccata dal nucleo più antico, che costituiva appunto un rafforzamento della cinta muraria del XIII secolo. Meno evidenti, se pur chiaramente leggibili sono i resti dell’ampliamento della cinta muraria del XIV-XV secolo, rafforzata da torri circolari. La torre di avvistamento del castello che, come precedentemente accennato, sorgeva a poca distanza verso valle fu distrutta nel 1932 e sulla sua area fu costruita una cappella dedicata a i caduti della guerra del 1915-1918

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