Condotto fognario di età romana (condotto fognario, infrastruttura di servizio)

Alba, ca I sec. d.C - ca II sec. d.C

Nel 1950 si rinviene una porzione di condotto fognario voltato con orientamento EW, sottostante il decumano massimo tra il secondo (k5) e il terzo (K6) cardo a E di quello massimo. Tra il 1989 e il 1990 è stato possibile recuperarne un altro tratto più ad occidente, parzialmente inglobato nei vani cantinati del palazzo all'angolo tra via Vida 7 e piazza Rossetti. Il condotto, orientato E/W presenta pavimentazione in lastre irregolari legate con malta e pareti verticali in opera cementizia, su cui si imposta una volta a botte in lastre di arenaria disposte in senso radiale. Il canale interno misura cm.60 di larghezza e 160 di altezza; le pareti verticali e la volta hanno uno spessore di cm. 50 ca. La fognatura appare interamente ostruita da un sedimento di limo scuro formatosi con il deposito degli scarichi non più smaltiti. Tutti i tutti i tratti del condotto risultano chiusi con una tamponatura in mattoni e malta. Durante la costruzione dell’edificio denominato “Casa Miroglio” (XIX sec.) la struttura ha subito pesanti manomissioni e scassi per ricavare i vani cantinati. Qui, in occasione di uno scavo nel cortile dell'edificio di proprietà Govone, già all'inizio del '900 si rinviene un frammento di cornice architettonica in marmo. Dall'ultimo scavo provengono monete di Tiberio, Adriano e Antonino Pio

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