Valentino Albini, Serie di cilindri fonografici della Edison Company, 2023, fotografia digitale, Collezione strumenti scientifici antichi del Rettorato - Università degli Studi di Milano. Virtual UniMi Museum - https://museovirtuale.unimi.it/assets/90
Valentino Albini, Serie di cilindri fonografici della Edison Company, 2023, fotografia digitale, Collezione strumenti scientifici antichi del Rettorato - Università degli Studi di Milano.

dal Catalogo

Dopo lo straordinario successo della sua invenzione, T. Edison iniziò a dedicarsi ad altri progetti. A metà degli anni Ottanta del 1800, Alexander Graham Bell, suo cugino Chichester e Charles Summer Tainter apportarono diverse modifiche tecnologiche al fonografo di Edison, brevettando in poco tempo il grafofono a cilindri di cera. L’utilizzo di uno stilo in grado di incidere un solco, e non una superficiale rientranza, consentiva una registrazione sonora durevole e di migliore qualità.

I primi cilindri venivano creati con miscele di cera animale e vegetale, come paraffina e acido sterico. Data la composizione, risultavano facili da incidere ma contemporaneamente estremamente delicati e caratterizzati da una qualità disomogenea. Proprio per questo motivo T. Edison, tornato competitivo sul mercato della registrazione del suono, nel 1890 preferì affidarsi ad un composto di sapone metallico standardizzato. I cilindri prodotti dalla North American Phonograph Company erano caratterizzati dal color marrone.

Alla fine del XIX secolo, i limiti dei cilindri in cera marrone divennero sempre più evidenti, tanto da convincere T. Edison a tornare in laboratorio. Nel 1902, venne sviluppato il processo Gold-Moulded. Esso implicava la creazione di cilindri fonografici a partire da uno stampo di metallo. In quest’ultimo veniva inserita della cera marrone grezza che, espandendosi, veniva premuta contro delle scanalature, creando così il cilindro vero e proprio. Il termine “gold” derivava dalle tracce metalliche inserite come agente conduttivo nello stampo iniziale.

Nel 1908, T. Edison introdusse il cilindro di cera Amberol. La peculiarità di questi cilindri era il tempo di riproduzione, due volte più lungo dei precedenti. I nuovi cilindri contavano 200 TPI (scanalature per pollice) e potevano riprodurre suoni fino a quattro minuti, contro i due minuti e 100 TPI dei Gold-Moulded.

La concorrenza nell’industria dei cilindri si fece sempre più competitiva. Aziende come la Columbia, l’Albany o la Lambert Co., sulla scia di un rapido sviluppo tecnologico, brevettarono i cilindri in celluloide. La celluloide, conosciuta anche come nitrato di cellulosa, è una miscela di nitrocellulosa al 10-11% di azoto plastificata con un chetone ciclico, la canfora. È un materiale estremamente infiammabile ma, data la sua flessibilità e il conseguente minor grado di usura alla riproduzione, all’epoca si dimostrò il materiale migliore per la produzione.

Bibliografia in rete

Una breve guida ai fonografi per cilindri di Edison - Mettiamo in moto tutti i cilindri, 14/09/2023 (LINK)

UCSB - Cylinder Audio Archive, 14/09/2023 (LINK)