La preparazione del torcione e delle torcette
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Giampiero Cianfarani, La raccolta del legname, fotografia digitale
dal Catalogo
Un altro elemento caratteristico della Festa di Sant’Antonio Abate, almeno nella sua veste attuale (che si può far risalire al secondo Novecento), è il torcione, una grande catasta di legna dalla forma troncoconica capovolta, che viene allestita nei giorni tra Natale e Sant’Antonio e poi accesa la sera del 16 gennaio. Attualmente in paese si realizzano due torcioni, uno in Piazza Ara dei Santi e l’altro nei pressi della Chiesa di Santa Maria Nuova, mentre un terzo, più piccolo, viene allestito in località Amplero, nei pressi della cappella votiva dedicata al santo. I torcioni vengono benedetti dal parroco durante l’accensione.
Il torcione è sorretto da una struttura metallica all’interno della quale si dispongono tronchi e rami di quercia e faggio, in modo tale che la parte più esterna appaia come una grande fiaccola di legno; in passato si realizzava scavando un unico grande tronco, che veniva aperto e lavorato, poi riempito di legna.
Le fonti orali rilevano che l’uso di allestire il torcione per Sant’Antonio è invalso prima della seconda guerra mondiale; in passato, infatti, il torcione veniva realizzato nella notte di Natale, mentre per Sant’Antonio si allestivano dei falò (detti localmente “favore”) fuori dal paese, principalmente ad opera dei pastori che rientravano dagli stazzi per rendere omaggio al santo.
Negli ultimi anni oltre al torcione si realizzano delle torcette che vengono portate in processione dai bambini la sera del 16 gennaio (e anche la sera di Natale); queste torcette sono preparate tramite la torsione di un tronco giovane di quercia (roverella o cerro) o di carpine; il legno, avvolto su sé stesso, progressivamente si sfibra e in questo modo può essere aperto ad una estremità, che assume la forma di un cono rovesciato, poi stretta con un filo di ferro. All’interno di questa apertura vengono poi sistemati altri piccoli pezzi di legno che aiuteranno l’accensione.
Il corteo dei bambini con le torcette apre la processione la sera del 16 gennaio.
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Giampiero Cianfarani, La preparazione del torcione, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, La preparazione del torcione, fotografia digitale
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Giampiero Cianfarani, La preparazione del torcione, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, L'accensione del torcione, 2020, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, L'accensione del torcione, 2020, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, Il torcione acceso in Piazza della Libertà, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, Il torcione acceso in Piazza Ara dei Santi
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Roberto Monasterio, Le torcette in processione, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, Le torcette in processione, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, Le torcette in processione, fotografia digitale
Associazione culturale La Cuttora (a cura di), Sant'Antonio Abate a Collelongo. Storia e antropologia di un culto locale, Lanciano, 2015