Castello di Bruzolo

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  • DESCRIZIONE Il castello si sviluppa a partire da una struttura di presidio con torre merlata, situata in posizione strategica lungo la via di comunicazione che attraversa la valle di Susa, conducendo in Francia. A partire dal 1227, quando il feudo di Bruzolo è acquisito dai Bertrandi di Montmélian, il nucleo iniziale - caratterizzato da una cinta quadrangolare con torri rotonde angolari - è ampliato, circondato da un secondo muro di cinta e dotato di una porta d'ingresso a ovest, mentre la torre viene rialzata. Successivamente i conti Grosso, a cui il feudo perviene nel 1544, realizzano a loro volta importanti interventi strutturali, trasformando edificio e giardini in una residenza signorile aggiornata al gusto della corte sabauda. Il 25 aprile 1610 viene siglato qui il "Trattato di Bruzolo", che sancisce l'alleanza tra il ducato sabaudo e la Francia in funzione antispagnola. Gli interventi di adeguamento proseguono nel XVIII secolo: nel 1712 viene eretto il portale d'onore, che scandisce l'accesso alla corte nobile e al corpo residenziale, quest'ultimo ampliato verso est demolendo i due torrioni [sulle fasi di ampliamento si vedano: Carminati Franco, Il Castello di Bruzolo, in Segusium, anno II (1965), n. 2, pp. 64-73; Atlante castellano. Strutture fortificate della provincia di Torino, a cura di Micaela Viglino Davico, Andrea Bruno jr, Enrico Lusso, Gian Giorgio Massara, Francesco Novelli, Torino, Celid, 2007, pp. 321-322]. Estinta la linea maschile dei Grosso, nel 1797 il castello è venduto dalla contessa Faustina Mazzetti al commerciante condovese Giuseppe Antonio Olivero, subendo ulteriori interventi sia nell'articolazione degli spazi interni che nell'arredo per tutto il XIX secolo [cfr. Olivero Andrea, Giuseppe Ollivero "castellano" di Bruzolo, in Segusium, anno XLV (2008), vol. 47, pp. 229-244]. Dagli Olivero perviene per via ereditaria agli ultimi proprietari, il senatore Federico Marconcini e dopo di lui la figlia Raffaella, scomparsa nel 2014. Le sale del castello sono distribuite su tre piani fuori terra, collegati da uno scalone centrale. Sono inoltre presenti un sottotetto ed ampie cantine. Gli antichi torrioni del lato ovest sono stati mozzati e progressivamente convertiti in spazi destinati a uso abitativo

dal catalogo

DOVE SI TROVA

indirizzo via Carlo Emanuele I, 47 (TO), Piemonte