Annunciazione con Dio Padre benedicente, colomba dello Spirito Santo e angeli

dipinto, 1608 - 1614

Dipinto rettangolare: a sinistra Maria Vergine inginocchiata davanti a un leggio con sopra un libro aperto, a destra l'arcangelo Gabriele con un ramo di gigli nella mano sinistra. Nella parte alta, fra le nubi, la colomba dello Spirito santo, Dio Padre benedicente e alcuni cherubini

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 173.5 cm
    Larghezza: 130.5 cm
  • ATTRIBUZIONI Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari (scuola)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello di Bruzolo
  • INDIRIZZO via Carlo Emanuele I, 47, Bruzolo (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è riprodotto nel 1965 da Federico Marconcini nel suo saggio sui trattati di Bruzolo, senza indicazioni circa l'autore e la cronologia (cfr. F. Marconcini, Bruzolo e i suoi trattati, in Segusium, anno II, n. 2, dicembre 1965, p. 88, fig. 43). La prima menzione dell'opera è la descrizione dell'ultima proprietaria del castello, Raffaella Marconcini: nello studio al piano terreno è segnalato il "grande, bellissimo quadro dell'Annunciazione della Scuola di Gaudenzio Ferrari, con una splendida testa del Padre Eterno forse opera dello stesso maestro" (R. Marconcini Pampana, Il Castello, in Bruzolo storia di un comune e della sua gente 1493-1993, Borgone di Susa 1993, p. 53). Giusti i riferimenti gaudenziani evidenziati, la tela è stata ricondotta più appropriatamente alla mano di Guglielmo Caccia dallo storico dell'arte Alberto Marchesin, che ha avuto occasione di visionarla e studiarla in maniera approfondita dal 1999-2000, formulando un expertise a Raffaella Marconcini. Le sue considerazioni sulla storia dell'opera, di prossima pubblicazione, sono riunite in una relazione depositata agli atti (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, prot. 999 del 26 gennaio 2015). La fortuna del pittore in questa zona del torinese è attestata anche da tre tele a Susa: per la chiesa della Madonna del Ponte, l'Incoronazione della Vergine con i santi Rocco e Sebastiano (1605-1608 circa); per San Giusto, la Sacra famiglia con i santi Anna e Gioacchino (1609-1610 circa); per San Francesco la tela con il santo in adorazione di Gesù Bambino (1610-1615). Come rilevato da Marchesin la tela di Bruzolo si colloca stilisticamente nello stesso arco cronologico (1608-1614), ossia negli anni che vedono l'artista reduce dalla collaborazione con Federico Zuccari sul cantiere della Grande Galleria di Carlo Emanuele I. Il pittore casalese avvia da questo momento una profonda riflessione sulle fonti della pittura centroitaliana, coniugandole con i riferimenti ai modelli di Gaudenzio Ferrari. La gamma cromatica dei suoi dipinti, in questi anni, è accesa da toni squillanti e da raffinati cangiantismi luminosi, ben visibili malgrado il diffuso offuscamento della tela. Come ricordato da Edoardo Barraja, "La cappella [del castello] era ricca di un grande e pregevole quadro rappresentante L'Annunciazione, ora trasferito in una sala del castello; opera assai lodata per la grazia e la freschezza delle figure" (E. Barraja, Bruzòlo in val di Susa e il trattato del 1610, Torino 1911, p. 31). L'Annunciazione di Moncalvo, verosimilmente commissionata come pala d'altare per la cappella del castello dai conti Grosso di Riva presso Chieri, feudatari di Bruzolo, fu sostituita all'inizio del XVIII secolo dalla tela raffigurante san Michele Arcangelo che sconfigge il demonio, ma rimase nell'edificio sacro su una parete laterale; fu ricoverata all'interno del castello intorno all'inizio del Novecento, verosimilmente per motivi di sicurezza. La fortuna critica del dipinto conta da ultimo su una generica segnalazione della sua presenza da parte di Barbara Stabielli (Un dipinto di Orsola Maddalena Caccia nella chiesa di San Carlo a Susa, in Segusium, L, 52, 2013, pp. 187-206: 198)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401675
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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