Cristo crocifisso trionfante

croce dipinta, 1150 - 1199

Morfologicamente, la croce presenta alcune caratteristiche tipiche di questi primitivi crocifissi lucchesi. In particolare le terminazioni superiori sono costituite da triangoli, sormontati da semicerchi, mentre la tavola centrale si termina in basso con un arco sporgente. Ai lati le storie della Passione di Cristo

  • OGGETTO croce dipinta
  • MATERIA E TECNICA pastiglia/ modellatura/ pittura/ doratura
    tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Maestro Della Croce Di S. Michele In Foro (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per l'originaria o comunque antica collocazione si veda la visita pastorale del 1566 che riporta: "Altare sub vocabulo Crucifixi subtus campanile est cum magna imagine crucifixi lignei ac Beatae Mariae Virginis et S.Johannis satis antiqua...". Il Marangoni nel 1923 ne attestava il buon stato di conservazione (per il restauro del 1952 si veda presso SBAAAS PI, ArchivioRestauri, fasc. 891); molto ritoccata (il Garrison la dice pulita e restaurata anche nel 1945-46): la figura nella parte destra della cimasa è considerata dal Garrison ridipintura di epoca moderna, e lo stesso afferma la Sandberg-Vavalà per la figura di S.Giovanni a destra del Cristo. L'opera è attribuita oggi ad un maestro lucchese (chiamato dal Garrison "S.Michele Crucifix Master") della seconda metà del XII secolo ed è da mettere in relazione con la croce della Pinacoteca lucchese nr.331, proveniente da S.Maria dei Servi (Garrison nr.501, p.195; Museo di Villa Guinigi. Lucca, nr.331, p.136s., fig.59). L'identità delle scene e delle figure marginali l'avvicina anche alla croce di S.Giulia, di dimensionipiù piccole, datata dal Garrison tra la fine del XII e l'inizio del XIII (Garrison nr.503, p.195). La croce è stata oggetto, assieme a quella da S.Maria dei Servi, di un vivace dibattito attributivo (vedine ricapitolazione in Museo di Villa Guinigi. Lucca, p. 136s.) a partire dalle congetture dei Ridolfi, i quali la connettevano ad altre di area lucchese e, ascrivendola all'ambito bizantino, ne facevano uno dei prototipi più antichi, a cui anche lo stesso Berlinghiero si sarebbe riferito. La letteratura critica successiva (cfr. in particolare Sandberg-Vavalà) nega l'apporto di cultura bizantina, segnalando invece elementi (sia iconografici che stilistici) schiettamente "romanzi", italici e transalpini (ottoniani). Viene inoltre ricostruita la filiera di una tradizione di croci "lucchesi", identificando il primo modello del gruppo nella croce di Sarzana (con iscrizione di maestro Guglielmo, 1138), da cui quelle del S.Michele e di S.Maria dei Servi non si discostano se non per i caratteri iconografici, mentre quella di S.Giulia risulta nettamente più tarda per i reali influssi bizantini, che la avvicinano all'ambito culturale di Berlinghiero, pur in un'autonomia di bottega. In sostanza, tenendo ferma la data del prototipo, si è giunti a considerare per la coppia S.Michele-S.Maria dei Servi una cronologia attorno all'ultimo quarto del XII secolo (la Sadberg-Vavala' e il Garrison vi leggono anche identità di mano), mentre l'esemplare di S.Giulia sarebbe riportabile agli inizi del secolo successivo. Recentemente il Caleca ha ricostruito un nucleo di croci primitive della Toscana nordoccidentale aggiungendovi due esemplari pisani, seppur diversi nelle scelte iconografiche e nella resa stilistica: la croce proveniente da San Paolo all'Orto (prima metà XII secolo) e quella dalla chiesa del Santo Sepolcro (seconda metà XII secolo), ambedue oggi nel Museo di San Matteo. La ricchezza di esemplari superstiti e la varietà dei linguaggi per un'epoca così alta sta a delineare, secondo l'autore, una "complessa storia culturale che ci fa vedere attivi nella Toscana occidentale pittori di differenziata esperienza". Da ricordare che l'opera figura nei principali repertori di storia dell'arte tra Ottocento e Novecento (Cavalcaselle, Toesca) nonché di storia della pittura (Sirén, Van Marle)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900424018
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI nella tabella superiore, sotto Dio Padre - I(ESUS) H(OMINUM) S(ALVATOR) NAZARENUS / REX IUDAEORUM - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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