Riproduzione di una stampa antica di Carlo Scarabelli della facciata del Palazzo della Mercanzia
negativo,
1948 - 1948
Stanzani (attribuito)
notizie 1939
La lastra negativa era originariamente contenuta in pergamino; tale busta, con iscrizioni e annotazioni, si conserva separatamente
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Ingegneri - Italia - Sec. 19. - Scarabelli, Carlo
Architettura civile - Palazzi
Emilia Romagna - Bologna - Palazzo della Mercanzia
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Stanzani (attribuito): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’archivio fotografico della SABAP sono conservati 37 negativi su lastra di vetro (v. paragrafo OS - OSSERVAZIONI) che documentano il Palazzo della Mercanzia. Questa documentazione fotografica è stata realizzata tra il 1934 fino al 1950 da tre diversi fotografi: Bolognesi Orsini, Villani e Stanzani (quest’ultimo architetto della Soprintendenza ai Monumenti, eseguiva fotografie di documentazione per conto della stessa). Il negativo in esame mostra la riproduzione di una stampa antica della facciata del Palazzo della Mercanzia, che nel 1950 Barbacci pubblicherà in un suo contributo nel Bollettino d’arte, nel fascicolo di aprile-giugno (BIBH: BAPB1235: fig. 2, p. 172). Di questa stampa esiste un altro negativo realizzato da Stanzani nel 1948 (v. RVEL: 0800640770). Non essendo presenti indicazioni relativi all’autore e alla data, si può supporre che sia stato realizzato anch’esso da Stanzani. Il Palazzo della Mercanzia fu costruito dal 1384 al 1391 su progetto di Antonio di Vincenzo e di Lorenzo da Bagnomarino: realizzato interamente in mattoni rossi, ad eccezione del balcone col baldacchino e i trafori delle bifore, in pietra bianca, presenta una decorazione con formelle di terracotta intorno alle finestre e con gli stemmi delle arti nel fregio sottostante alla merlatura. Sia sulla facciata sia sui fianchi del palazzo sono presenti nicchie circolari al cui interno sono posizionati mezze figure di Santi e nella nicchia centrale della facciata la statua della Giustizia (BIBH: BAPB0110, p. 40). Questa riproduzione tratta dal contributo di Rubbiani e Tartarini del 1889 (BIBH: BAPB1238), è probabile sia stata richiesta da Barbacci durante il restauro del Palazzo, in seguito all’esplosione di una bomba il 27 settembre 1943: Tale stampa ritratta nel negativo è mostra la facciata del Palazzo nel 19. secolo. È lo stesso Barbacci, nel contributo prima citato, a descriverla: “Una stampa del 1837, disegnata dall’ingegnere Carlo Scarabelli, ci mostra altre novità. L'autore, incaricato di effettuare un ennesimo restauro, aveva pensato di rendere simmetrici e porre in carattere Gòtico li vani che riferisconsi al Portico. Posta in asse con l'arcata destra della loggia la porta originaria, rifacendone l'arco in macigno, a formelle, e aggiungendovi stipiti pure a formelle ad imitazione delle soprastanti bifore, vi aprì sul vertice una rosa; quindi costruì una porta uguale, ma finta, e una rosa nel centro della campata sinistra. Del muricciolo e dei “fittoni”, interni ed esterni, non rimane traccia, nella stampa dello Scarabelli, e così della Berlina; vi vediamo, invece, come nella stampa settecentesca, lo zoccolo dei pilastri profilato con elementi che continuano quelli costituenti la parte superiore dei pilastri stessi” (BIBH: ibidem). Il 31 gennaio del 1950, ovvero qualche mese prima dell’uscita sul Bollettino d’arte, Il segretario generale della Camera di Commercio, Industria e Artigianato, scriveva al Barbacci, lamentando “una stonatura della parete di fondo” della facciata e facendo riferimento ad “antiche iconografie” che “riproducono il palazzo della Mercanzia ornato di due porte” gli chiese se era possibile riaprire la seconda porta sulla sinistra (FNTI: BAPF091). Barbacci, nella risposta del 6 febbraio gli rispose che la porta di sinistra era stata aggiunta dall’ing. Carlo Scarabelli nel 1837, e visto che non era originaria era stata tolta durante un restauro del 1886 affidato ad Alfonso Rubbiani e, pertanto, “non è quindi opportuno ricostruire un elemento non originario” (FNTI: BAPF092)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640776
- NUMERO D'INVENTARIO N_003428
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE ... SCAF. ... N. .../ INVENT. N. "3428" [a inchiostro nero]/ PROV. ... COMUNE .../ LOCALITÀ .../ MONUMENTO: "BO/ Mercanzia" [a inchiostro rosso]/ FOTOGRAFO ... DATA .../ OSSERVAZIONI … -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
lettera (1)
lettera (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0