Ritratto di Matteo Campori

dipinto, 1890/ 1899

In piedi col cilindro in mano, un fiore all'occhiello, in abito scuro. Sfondo scuro. Scritta in basso. Entro cornice

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 133 cm
    Larghezza: 83 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
  • LOCALIZZAZIONE Collegio S. Carlo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nato a Modena il 31 agosto 1856, terzo dei quattro figli maschi di Cesare Campori e Adele Ricci, Matteo fu Nobile del S.R.I., Patrizio di Modena e Cremona, Patrizio di Bologna. Nel Collegio San Carlo, dove entrò nel 1864 insieme al fratello minore Amico, fece gli studi ginnasiali e liceali. Poi fu allievo della scuola militare di Modena e ne uscì ufficiale effettivo di cavalleria. Nutrì attitudini e ambizioni letterarie anche durante gli anni in cui prestò a Milano servizio di ufficiale, pubblicando articoli e scrivendo versi. Il 4 febbraio 1884 aveva sposato a Milano Camilla Stanga, con la quale frequentò nel capoluogo lombardo i salotti e la società elegante. Lasciato il servizio attivo tornò a Modena, che in quegli anni offriva un ambiente provinciale e raccolto, ma abbastanza vivace. Matteo prese a partecipare con un certo entusiasmo alla vita sia politica che culturale della città. Oltre a scritti minori, pubblicò nel 1892 la "corrispondenza fra L. A. Muratori e Leibniz" e nel 1895 la raccolta di versi "Canti e Squilli". Nel 1898 partecipò alla fondazione del quotidiano “La Provincia di Modena”. Ricoprì anche diverse cariche pubbliche: fu consigliere comunale e, fra il 1900 e il 1907, assessore; presidente della commissione per la conservazione dei monumenti e Direttore Onorario del Museo civico di Modena al quale nel 1929 donerà la galleria di dipinti presente nel palazzo di famiglia di via Ganaceto. Si tratta di quadri di soggetto sacro e profano, nature morte, vedute e scene di genere, opere perlopiù italiane del XVII e XVIII secolo oggi confluite nel Museo Civico. All'epoca della guerra 1915-1918 fu interventista: pubblicò anche un volumetto di "Epigrammi di guerra", nel quale fa una arguta satira dei sovrani di Austria e Germania. Dal 1922 fu anche Presidente della regia Accademia di Scienze, lettere ed arti di Modena, incarico che ricoprì fino alla morte avvenuta a Modena il 30 maggio 1933. Il suo ritratto entrò nella collezione del Collegio dopo il 1871, schedato dalla Soprintendenza con il n. 214
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438691
  • NUMERO D'INVENTARIO 0635
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - SIG. MARCHESE MATTEO CAMPORI DI MODENA/ ALUNNO DEL COLLEGIO S. CARLO/ DALL'ANNO 1864 ALL'ANNO 1871 - lettere capitali - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1890/ 1899

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE