La fortuna iconografica della Santa Cecilia

a cura di Martina Gilussi, pubblicato il 15/5/2021

Santa Cecilia, patrona della musica, la cui festività ricorre il 22 novembre ricevette una rinnovata fortuna iconografica a seguito del ritrovamento delle spoglie incorrotte avvenuta nel 1599, in occasione dei lavori di restauro richiesti dal cardinale Sfondrati, titolare della omonima chiesa a Roma. Un contributo fondamentale, in questo contesto fu dato da Stefano Maderno, il quale realizzò la celeberrima scultura, sollecitato anche dall’avvicinarsi del giubileo del 1600. Evento che contribuì ad incrementare la fama dell’artista e dal quale derivò la particolare attenzione riservata a questo soggetto

Stefano Maderno, Santa Cecilia, 1600, marmo, Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, Roma Fondazione Federico Zeri
Stefano Maderno, Santa Cecilia, 1600, marmo, Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, Roma

 

La Santa Cecilia di Stefano Maderno, posta al di sotto dell’altare dell’omonima chiesa è di notevole interesse in quanto fu realizzata sulle spoglie della santa e secondo alcune fonti in tempi molto ristretti. Quest’ultimo dato non ebbe un riscontro unanime da parte della critica. Studi recenti hanno ipotizzato che lo scultore avesse approntato in vista della cerimonia del 22 novembre, il modello in stucco a grandezza naturale che solitamente precedeva la definitiva realizzazione della statua. Se l’opera sia stata o meno terminata, poteva essere ammirato il simulacro e questo costituiva una grande novità nella statuaria.  Cecilia è dunque rappresentata con il volto in torsione, il corpo posto su un fianco, avvolta da panneggi molto morbidi con le mani che indicano il numero tre. Quest’ultimo elemento potrebbe indicare un’allusione alla trinità o un riferimento ai giorni del suo martirio? Considerando la scultura, come insieme, in relazione agli elementi architettonici che la circondano, spicca all’occhio dell’osservatore il forte contrasto cromatico che vi è tra la purezza del marmo greco e  il nero della lastra marmorea della nicchia entro il quale è inserita.