Area archeologica della città romana di Mevaniola

99 a.C. ca.-399 d.C. ca.

Lungo una strada campestre, che coincide pressappoco con l’antico asse viario principale, si affacciano in sequenza un’area forense a pianta rettangolare, lastricata in pietra e forse originariamente caratterizzata da colonnati laterali, e un complesso teatrale con cavea semicircolare a tre ordini di gradinate di ispirazione greca. Quest’ultimo, parzialmente addossato alla collina e risalente agli inizi del I sec. a.C., costituisce una delle strutture date agli spettacoli più antiche di tutta la regione. A valle del foro, si apre un impianto termale, ripristinato più di una volta – come testimonia un’iscrizione pavimentale musiva – e dotato di frigidarium, di vasche in opus spicatum e di un ambiente riscaldato. In prossimità della strada provinciale Galeata-Pianetto sono state identificate una grande fornace per la produzione di laterizi e l’area sepolcrale cittadina, con sepolture terrazzate di varia tipologia comprese nell'arco temporale fra il I e il IV sec. d.C.

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